Attestato di Prestazione Energetica: le novità ENEA 2025
A partire dal 1 novembre 2025 saranno ufficialmente attivi in tutto il territorio italiano nuovi importanti aggiornamenti introdotti da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che permetteranno finalmente di indicare nel certificato energetico anche la classe energetica dei cosiddetti edifici simili, consentendo una compilazione più adeguata e completa degli Attestati di Prestazione Energetica (APE).
Un cambiamento significativo, che rende finalmente accessibile un’informazione rilevante e finora impossibile da fornire effettivamente, benché obbligatoria dal 1 aprile 2017 secondo le disposizioni del D.M. 26 giugno 2015 -noto come Decreto Requisiti Minimi-, in quanto necessitava di un dato statistico disponibile solamente con il deposito comprovato di una ingente quantità di certificati energetici APE.
Data la complessità del quadro tecnico-operativo, prima degli aggiornamenti ENEA tale indicatore era richiesto solo in alcune regioni (ad esempio in Veneto) presso la propria piattaforma di certificazione energetica. Da quest’anno, con il nuovo servizio messo a disposizione da ENEA, l’inserimento in APE del dato relativo alla classificazione energetica degli edifici simili diventerà uno standard nazionale.
APE Attestato Prestazione Energetica: cos’è e come funziona la classificazione energetica
L’APE, ovvero Attestato di Prestazione Energetica, spesso chiamato semplicemente anche certificato o certificazione energetica, è un documento redatto da un professionista abilitato (detto certificatore energetico) che descrive dettagliatamente le caratteristiche energetiche di un immobile, misurandone con accuratezza fabbisogno energetico annuale ed efficienza.
Si tratta di un documento tecnico indispensabile per informare proprietari, acquirenti e inquilini sul livello di consumo energetico dell’edificio e sulla sua qualità, utile per fornire anche raccomandazioni su interventi di miglioramento dell’efficienza, come l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e l’implemento della termotecnica. È un attestato valido per 10 anni dopo la sua emissione o aggiornamento ed è obbligatorio per la compravendita o locazione di immobili, l’avvio di nuove costruzioni e l’attuazione di interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica.
La classificazione energetica si basa sull’Indice di Prestazione Energetica Globale (EPgl), che misura la quantità complessiva di energia richiesta annualmente per soddisfare i fabbisogni energetici dell’immobile oggetto di valutazione. I fattori considerati sono:
- caratteristiche dell’involucro edilizio, che include l’isolamento delle pareti esterne e interne, il tetto, i pavimenti e la qualità degli infissi esistenti;
- caratteristiche degli impianti, con la valutazione dell’efficienza del voltaggio elettrico, dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento e della rete idraulica (incluse caldaia e pompa di calore per la produzione di acqua calda);
- presenza di fonti energetiche rinnovabili come impianti fotovoltaici o solari termici;
- fattori strutturali, geometrici e orientativi dell’immobile.
La conseguente classificazione energetica, fondamentale anche per determinare il valore di mercato di un immobile, utilizza una scala gerarchia composta da dieci classi partendo dalla G (meno efficiente e consumi più alti) fino alla A4 (la più efficiente e consumi minimi).
L’efficienza energetica degli immobili, misurata dall’Indice di Prestazione Energetica Globale in relazione all’edificio di riferimento, è classificata come:
- classe A4, efficienza massima e consumo EPgl minore o uguale a 0,40 volte il consumo dell’edificio;
- classe A3, efficienza molto alta e consumo EPgl maggiore di 0,40 e minore o uguale a 0,60 volte il consumo dell’edificio;
- classe A2, efficienza alta e consumo EPgl maggiore di 0,60 e minore o uguale a 0,80 volte il consumo dell’edificio;
- classe A1, efficienza buona e consumo EPgl maggiore di 0,80 e minore o uguale a 1,00 volte il consumo dell’edificio;
- classe B, efficienza medio-alta e consumo EPgl maggiore di 1,00 e minore o uguale a 1,20 volte il consumo dell’edificio;
- classe C, efficienza media e consumo EPgl maggiore di 1,20 e minore o uguale a 1,50 volte il consumo dell’edificio;
- classe D, efficienza medio-bassa e consumo EPgl maggiore di 1,50 e minore o uguale a 2,00 volte il consumo dell’edificio;
- classe E, efficienza bassa e consumo EPgl maggiore di 2,00 e minore o uguale a 2,60 volte il consumo dell’edificio;
- classe F, efficienza molto bassa e consumo EPgl maggiore di 2,60 e minore o uguale a 3,50 volte il consumo dell’edificio;
- classe G, efficienza minima e consumo EPgl maggiore di 3,50 volte il consumo dell’edificio.
Edifici simili nel certificato energetico: cosa sono e perché hanno rappresentato un problema
Tra le diverse voci che compongono il certificato energetico, “edifici simili” si riferisce a tutte le categorie di immobili con destinazione d’uso e caratteristiche costruttive e impiantistiche equiparabili secondo la normativa di riferimento (in particolare DPR 412/93).
La legge individua otto categorie di edifici catalogate per uso reale e per requisiti energetici specifici, che vengono considerate per l’appunto simili ai fini della certificazione:
- residenziali e assimilabili (E.1), come abitazioni civili, collegi, conventi, caserme;
- uffici e assimilabili (E.2), come edifici pubblici o privati adibiti a luoghi di lavoro;
- ospedali e assimilabili (E.3), come cliniche, case di cura, strutture per anziani;
- ricreativi, di culto e assimilabili (E.4), come cinema, teatri, musei, biblioteche, luoghi di culto;
- commerciali e assimilabili (E.5), come negozi di vendita al dettaglio e centri commerciali;
- sportivi (E.6), come palestre, palazzetti e stadi;
- scolastici e assimilabili (E.7), come asili, scuole di ogni ordine e grado, università e luoghi adibiti a uso formativo;
- industriali, artigianali e assimilabili (E.8), come stabilimenti industriali e botteghe artigiane.
Ma perché gli edifici simili hanno rappresentato un problema per la redazione dell’attestato di prestazione energetica?
Chiunque abbia redatto una APE sa bene che finora, in assenza di effettive linee guida complete per la compilazione, di dati ufficiali e strumenti di confronto affidabili, oggettivi e reali, la sezione dedicata agli edifici simili spesso restava vuota, oppure veniva compilata approssimativamente in base all’esperienza personale del tecnico incarico della certificazione.
La mancanza di chiarezza in merito ha reso particolarmente stringente il bisogno di trovare una soluzione funzionale ed efficace dal punto di vista operativo, per dare finalmente ai tecnici i mezzi per compilare correttamente ogni sezione del certificato APE, inclusa quella degli edifici simili.
Aggiornamento redazione del certificato APE: le novità lato software introdotte da ENEA
Per superare questo limite, ENEA ha sviluppato un servizio dedicato alle software house che lavorano nel settore della certificazione energetica, ufficialmente operativo in tutta Italia a partire dal 1 novembre 2025.
Con il nuovo servizio digitale, tramite la banca dati nazionale SIAPE, sarà possibile:
- inserire tutti i dati caratteristici dell’edificio (zona climatica, tipologia, superficie disperdente, volume riscaldato, etc.);
- ottenere automaticamente l’indice medio di prestazione energetica e relativa classe energetica prevalente negli edifici simili già certificati e catalogati;
- compilare l’APE con dati e riferimenti oggettivi, scientificamente approvati.
È doveroso ricordare che il servizio sarà pienamente operativo soltanto da novembre 2025, tuttavia gli utenti abilitati possono già provare la versione test per valutarne funzionamento e risultati. Considerato, inoltre, il progressivo aggiornamento dei dati ENEA nel sistema, c’è la possibilità che i valori restituiti possano variare periodicamente per garantire valutazioni sempre precise e realistiche.
Le novità software introdotte rappresentano quindi una vera e propria svolta per i tecnici certificatori, che finalmente possono avvalersi di uno strumento oggettivo per:
- standardizzare la redazione della sezione “edifici simili” nell’APE;
- ottimizzare la trasparenza e la confrontabilità tra edifici ai fini della certificazione;
- ridurre margini di errore e migliorare la qualità complessiva dei certificati energetici.
Da sottolineare anche le possibilità future derivanti da questi aggiornamenti. Quello che infatti potrebbe sembrare solo un obbligo burocratico, in realtà è un passo avanti verso un mercato immobiliare sempre più trasparente e certificato da valutazioni più precise, consapevoli e complete del patrimonio edilizio. Le novità ENEA si inseriscono inoltre nel quadro delle politiche europee incentrate sulle “Case Green” e sulla lista di obiettivi di neutralità climatica fissati per il 2050.
Termo di Namirial, il software sempre aggiornato per la certificazione energetica
Per restare sempre al passo con le novità in ambito tecnico, come gli aggiornamenti per la compilazione delle informazioni relative agli edifici simili nella certificazione energetica, c’è bisogno di utilizzare strumenti d’avanguardia come Namirial Termo.
Con il software Termo, tutti i clienti possono infatti già produrre APE pienamente conformi alle nuove regole sfruttando le funzionalità di determinazione della classe energetica degli edifici simili del nuovo servizio web ENEA. Basta attivare l’apposita funzione per redigere attestati di prestazione energetica completi, con l’aggiornamento in tempo reale del dato specifico sugli edifici simili man mano che nuovi certificati confluiscono nel SIAPE. Il risultato restituito è suscettibile di variazione nel tempo pur lasciando inalterata la validità degli APE già elaborati; mentre, nei casi in cui non siano disponibili dati sufficienti, semplicemente non viene restituito alcun valore e si procede come fatto finora.
Sono molteplici i vantaggi tecnico-operativi del software:
- conformità legale e funzionale sempre aggiornata a tutte le norme tecniche UNI/TS 11300 e alla normativa giuridica (Legge 10/91, D.Lgs. 192/2005 e DM 26/06/2015) per il calcolo delle prestazioni energetiche;
- doppia modalità di inserimento dei dati CAD e tabellare per la modellazione dell’edificio e l’input dei dati in doppio formato modalità, massimizzando velocità d’esecuzione e qualità tecnica dei file vettoriali (DWG, DXF);
- funzionalità di redazione e trasmissione digitale degli APE in formato XML conforme a tutte le regole di compilazione stabilite a livello nazionale e regionale;
- integrazione con software Namirial di progettazione BIM e analisi computo metrico;
- integrazione di moduli aggiuntivi e funzionalità avanzate, come moduli di diagnosi energetica, contabilizzazione del calore e l’app Termo per il rilievo dati in cantiere.
Con Namirial Termo, parte della vasta gamma di soluzioni tecnologiche per l’edilizia di Namirial, puoi sfruttare le potenzialità di un tool completo, integrato, affidabile e sempre aggiornato alle norme tecnico-legali per rendere più sicura e trasparente la gestione degli APE e migliorare i processi di certificazione energetica.
