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Il ruolo della strategia S.5 nel Codice di Prevenzione Incendi

La strategia S.5 del Codice di Prevenzione Incendi definisce la Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA), un insieme di misure organizzative e procedurali per garantire la sicurezza delle attività. Questo approccio, applicabile a vari livelli di prestazione, guida la progettazione antincendio, dalla valutazione del rischio alla gestione delle emergenze, includendo soluzioni conformi e alternative.
Il ruolo della strategia S.5 nel Codice di Prevenzione Incendi
Tempo di lettura: 6 minuti

Indice dei contenuti

Codice Prevenzione Incendi e Strategia S.5: la Gestione della Sicurezza Antincendio

La strategia S.5 del Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 03/08/2015) riguarda la Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA), ovvero l’insieme di misure organizzative, procedurali e gestionali mirate a garantire la sicurezza di un’attività sia in condizioni normali (fase di esercizio), sia in caso di emergenza.

La GSA prevede una struttura organizzativa che definisce ruoli, compiti, responsabilità e procedure operative, contribuendo a garantire che anche i sistemi più complessi siano mantenuti in stato di efficienza e pronti a funzionare nel momento del bisogno.

I livelli di prestazione della GSA

La strategia S.5 è strutturata in tre livelli di prestazione, la cui scelta dipende dalla tipologia di attività e dal rischio associato. I livelli stabiliscono la complessità della gestione antincendio richiesta:

  • livello I: gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza;
  • livello II: gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza con struttura di supporto;
  • livello III: gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza con struttura di supporto dedicata.

Ognuno di questi livelli implica obblighi crescenti in termini di documentazione, personale formato, organizzazione delle emergenzee presenza di strutture dedicate come il Centro di Gestione Emergenze.

L’elemento chiave nella definizione del livello di prestazione è chiaramente il profilo di rischio.

Dopo aver identificato il livello di prestazione appropriato per il particolare compartimento e l’attività in esame, vengono presentate le soluzioni progettuali.

Soluzioni progettuali: conformi e alternative

Le soluzioni progettuali possono essere conformi o alternative:

  • conformi: aderenti in modo diretto alle norme del DM 18/10/2019 ;
  • alternative: utilizzano riferimenti esterni come OHSAS 18001, UNI-INAIL 2011, ISO 45001, oppure specifici DM per categorie particolari (strutture sanitarie, civili, impianti industriali ecc.)

Il datore di lavoro può scegliere tra queste soluzioni, in base alla natura dell’attività, purché si dimostri il mantenimento del livello di sicurezza previsto.

Soluzioni conformi nei tre livelli di prestazione: la gestione in esercizio

Livello di prestazione I

Per il livello di prestazione I la gestione in esercizio prevede:

  • S.5.7.1 – registro dei controlli periodici, costantemente aggiornato e disponibile per gli organi di controllo. Nel registro devono essere annotati:
    • i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione su sistemi, dispositivi, attrezzature e le altre misure antincendio adottate;
    • le attività di informazione, formazione ed addestramento;
    • le prove di evacuazione;
  • S.5.7.3 – manutenzione e controllo degli impianti e delle attrezzature antincendio eseguita da personale esperto in materia, sulla base della regola dell’arte, che garantisce la corretta esecuzione delle operazioni svolte;
  • S.5.7.4 – preparazione all’emergenza tramite pianificazione delle azioni da eseguire in caso di pericoloformazione ed addestramento del personale addetto all’attuazione del piano d’emergenza e prove di evacuazione.

La frequenza delle prove di attuazione del piano di emergenza deve tenere conto della complessità dell’attività e dell’eventuale sostituzione del personale impiegato.

La preparazione all’emergenza deve includere planimetrie e documenti nei quali siano riportate tutte le informazioni necessarie alla gestione dell’emergenza, comprese le istruzioni o le procedure per l’esodo degli occupanti, indicando in particolare le misure di assistenza agli occupanti con specifiche necessità.

In prossimità degli accessi di ciascun piano dell’attività, devono essere esposte le planimetrie esplicative del sistema d’esodo e dell’ubicazione delle attrezzature antincendio e le istruzioni sul comportamento degli occupanti in caso di emergenza;

  • S.5.7.5 – preparazione all’emergenza in attività caratterizzate da promiscuità strutturale, impiantistica, dei sistemi di vie d’esodo.

Qualora attività caratterizzate da promiscuità strutturale, impiantistica, o dei sistemi di vie d’esodo siano esercite da responsabili dell’attività diversi, le pianificazioni d’emergenza delle singole attività devono tenere conto di eventuali interferenze o relazioni con le attività limitrofe.

Inoltre, deve essere prevista una pianificazione delle azioni d’emergenza di sito in cui siano descritte le procedure di risposta all’emergenza per le parti comuni e per le eventuali interferenze tra le attività ai fini della sicurezza antincendio;

  • S.5.7.8 – revisione periodica della documentazione. I documenti della GSA devono essere oggetto di revisione periodica a cadenza stabilita e, in ogni caso, devono essere aggiornati in occasione di modifiche dell’attività.

Livello di Prestazione II

Oltre a quanto richiesto per il livello I, il livello di prestazione II prevede:

  • S.5.7.2 – piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezzaal rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di esercizio.

Sulla base della valutazione del rischio dell’attività e delle risultanze della progettazione, il piano deve prevedere le attività di controllo per prevenire gli incendi; la programmazione dell’attività di informazione, formazione e addestramento del personale addetto alla struttura; la specifica informazione agli occupanti; i controlli delle vie di esodo per garantirne la fruibilità e della segnaletica di sicurezza; la programmazione della manutenzione di sistemi, dispositivi, attrezzature e impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio; le procedure per l’esecuzione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e delle modifiche; la programmazione della revisione periodica;

  • S.5.7.6 – possibile presenza di un centro di gestione delle emergenze ai fini del coordinamento delle operazioni d’emergenza, commisurato alla complessità dell’attività.

Livello di prestazione III

Al livello di prestazione III si applica integralmente la strategia S.5.7. Questo livello richiede:

  • S.5.7.6 – istituzione obbligatoria di un centro di gestione delle emergenze;
  • S.5.7.7 – nomina del coordinatore dell’Unità gestionale GSA il quale, in emergenza, prende i provvedimenti, in caso di pericolo grave ed immediato, anche di interruzione delle attività, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza e coordina il centro di gestione delle emergenze.

Gestione in emergenza

In caso di emergenza, la gestione della sicurezza antincendio (GSA) richiede, per tutti i livelli di prestazione:

  • l’attivazione del piano di emergenza in contesti lavorativi
  • o l’allertamento dei soccorsi pubblici, l’evacuazione e la messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti, in contesti non lavorativi.

Inoltre, se previsto, si attiva il centro di gestione delle emergenze. Alla segnalazione di incendio (manuale o automatica) segue l’immediata attuazione delle procedure di emergenza.

Nelle attività complesse, si verifica prima l’effettivo incendio e poi si attivano le procedure. Nelle attività lavorative, è fondamentale la presenza costante di addetti antincendio per garantire un intervento immediato.

Misure di Prevenzione Incendi

Fondamentale è l’individuazione dei rischi fin dalla prima fase della valutazione.

Per ciascun elemento identificato come pericoloso ai fini antincendio, è necessario valutare se esso possa essere eliminato, ridotto, sostituito, separato o protetto da altre parti dell’attività.

Tra le azioni da attuare vi sono:

  • pulizia e ordine dei luoghi di lavoro con lo scopo di ridurre probabili inneschi o la crescita di focolai;
  • sostituzione di materiali combustibili con velocità di propagazione dell’incendio rapida con materiali che presentano una velocità di crescita minore;
  • identificazione e controllo di sorgenti di innesco potenziali;
  • manutenzione regolare dei sistemi, dispositivi, attrezzature e impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
  • sorveglianza degli accessi per prevenire incendi dolosi;
  • formazione del personale sui rischi specifici dell’attività;
  • uso di segnaletica di sicurezza.

Progettazione della GSA

Due figure centrali sono coinvolte nella progettazione della GSA:

  1. il progettista, che
    • riceve dal responsabile tutte le informazioni inerenti le finalità, le geometrie della struttura, i materiali presenti, l’affollamento e le altre informazioni indispensabili al fine di definire le giuste misure da adottare;
    • elabora e documenta, in virtù delle misure antincendio adottate, il modello di Gestione della Sicurezza Antincendio (misure esercizio antincendio, gestione emergenza, massimo affollamento, max quantità combustibile, indicazioni su manutenzione attrezzature antincendio, ecc.);
    • integra le soluzioni alternative, se necessarie.
  2. Il responsabile dell’attività, che:
    • garantisce il rispetto delle indicazioni del progetto;
    • presenta la SCIA;
    • mantiene le condizioni di sicurezza previste;
    • verifica eventuali modifiche dell’attività.

I soggetti della GSA

Oltre al progettista e al responsabile, sono previsti:

  • il coordinatore addetti servizio antincendio che supervisiona l’attuazione delle misure antincendio e coordina il personale durante l’emergenza;
  • il coordinatore unità gestionale GSA che gestisce la pianificazione, aggiorna il piano di emergenza, segnala la non conformità, coordina il centro emergenze.

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