Gestione Separata INPS e Casse professionali: via libera alla ricongiunzione dei contributi
La notizia che la Gestione separata INPS apre finalmente alla ricongiunzione dei contributi è una svolta attesa da anni per migliaia di ingegneri, architetti e professionisti che operano nel settore AEC.
Si tratta di un cambiamento significativo per chi ha costruito carriere non lineari, alternando periodi da dipendente, attività libero-professionali e incarichi dirigenziali. Fino ad oggi, l’impossibilità di unificare i versamenti ha penalizzato molti professionisti tecnici, con contributi regolarmente versati ma non pienamente valorizzati.
La nota amministrativa del Ministero del Lavoro del 21 novembre 2025, che apre chiaramente alla ricongiunzione da e verso la Gestione separata INPS e le Casse professionali, supera finalmente l’isolamento di questa gestione.
Questa apertura rappresenta un fondamentale riconoscimento della pluralità di esperienze professionali che oggi alimentano l’innovazione e la capacità di affrontare progetti complessi.
Per i professionisti del settore edile, spesso chiamati a percorsi ibridi e non lineari, questa non è solo una semplificazione, ma una vera e propria restituzione di equità: il recupero di un diritto che valorizza pienamente il percorso lavorativo. In un’era come quella dell’industria 4.0, in cui progettazione, innovazione digitale e gestione integrata dei processi si fondono, la ricongiunzione dei contributi diventa uno strumento fondamentale per sostenere carriere flessibili, multidisciplinari e capaci di rispondere alle sfide di un mercato sempre più tecnologico e complesso.
L’isolamento della Gestione separata INPS non aveva più alcuna base normativa o tecnica in un sistema previdenziale ormai totalmente contributivo.
Iscrizione alla Gestione separata INPS: superato l’ostacolo tecnico
La possibilità di ricongiungere i contributi da e verso la Gestione separata INPS è stata a lungo ostacolata. L’Istituto nazionale di previdenza aveva spesso mantenuto una posizione restrittiva sulla ricongiunzione verso altre Casse, basandosi sul fatto che la Gestione separata è nata interamente con il sistema contributivo, mentre altre gestioni erano ancora in transizione dal sistema retributivo al contributivo.
Questo limite storico, che penalizzava chi ha carriere ibride, è stato finalmente superato.
La svolta è stata determinata anche da una solida giurisprudenza: la Cassazione, così come diversi tribunali territoriali, era intervenuta più volte chiarendo che non esisteva alcun divieto per la ricongiunzione da e verso la Gestione separata per i liberi professionisti.
Con il progressivo completamento della transizione al sistema contributivo, è venuta meno la ragione per cui tenere il fondo per i professionisti senza cassa “isolato”. L’omogeneità ormai raggiunta elimina i motivi tecnici per mantenere una separazione che creava disparità.
Contributo INPS Gestione separata: la valorizzazione dei contributi silenti
Per i professionisti che hanno versato i contributi sia alla Gestione separata INPS che alla propria Cassa professionale (come Inarcassa), questa novità offre la possibilità concreta di valorizzare meglio l’intera storia contributiva.
L’obiettivo principale è recuperare i cosiddetti contributi silenti che, versati in gestioni diverse e non riuniti, spesso da soli non maturano il diritto a pensione.
Per gli ingegneri e gli architetti, superare la frammentazione contributiva è cruciale, dato che la loro attività, per sua stessa natura, è più discontinua e instabile rispetto a quella dei lavoratori dipendenti.
La ricongiunzione ha come obiettivo l’unificazione di tutti i periodi contributivi in un’unica gestione, con un ricalcolo dell’anzianità che porta ad un’unica pensione. In alternativa possono essere valutati il cumulo e la totalizzazione.
INPS Gestione separata: come funziona la ricongiunzione e quali sono i vantaggi
Sebbene questa opportunità rappresenti un passo avanti significativo, bisognerà attendere la circolare attuativa dell’INPS che ne definirà tutti i dettagli operativi.
È indispensabile ricordare che l’operazione di ricongiunzione non è gratuita, ma richiede il versamento di un onere economico. Tale costo può rivelarsi consistente in determinate circostanze, imponendo un’analisi preventiva estremamente rigorosa dei benefici previdenziali attesi rispetto alla spesa da sostenere.
Inoltre, è bene specificare che il trasferimento dei periodi contributivi potrebbe incontrare ostacoli: non tutti i versamenti potranno essere unificati incondizionatamente, poiché ciascun ente gestore applica i propri vincoli.
Un’ulteriore complessità deriva dall’eterogeneità dei regimi: i contributi versati prima del 1996, soggetti al sistema retributivo, differiscono dal metodo contributivo della Gestione Separata, e questa discrepanza può aumentare le difficoltà operative o i costi della ricongiunzione. In assenza di indicazioni definitive da parte dell’INPS, i parametri esatti di calcolo della spesa restano ancora ignoti.
Nonostante le complessità, la ricongiunzione introduce scenari strategici nuovi. L’iscritto alla Gestione separata INPS può valutare se concentrare i propri contributi in una Cassa professionale, dove l’assegno futuro risulta spesso più elevato ma con requisiti più stringenti, oppure nella Gestione Separata, caratterizzata da aliquote diverse e da un metodo di calcolo basato sui contributi versati.
L’analisi deve considerare aliquote, sistemi di calcolo (retributivo, misto, contributivo), tassi di rivalutazione, requisiti anagrafici e contributivi, e naturalmente i costi della ricongiunzione, per decidere la soluzione più vantaggiosa per il percorso previdenziale.
Gestione separata INPS: pensione e impatto sui requisiti d’uscita
Il beneficio più rilevante di questa riforma per la Gestione Separata risiede nella massima valorizzazione e concentrazione del montante contributivo, fondamentale per assicurare una rendita pensionistica più elevata e coerente con l’intera storia lavorativa.
Unificare i versamenti però, può anche facilitare il raggiungimento dell’anzianità contributiva necessaria per la pensione anticipata o di vecchiaia. Per il professionista che non avrebbe raggiunto il requisito minimo di anni nella sola Cassa professionale o nella sola Gestione Separata, l’accorpamento dei periodi può sbloccare il diritto a pensione e, in alcuni casi, consentire un’uscita dal mondo del lavoro a un’età inferiore rispetto alle proiezioni precedenti.
Questo strumento offre quindi un’opportunità concreta di anticipazione previdenziale per le carriere miste.
La ricongiunzione, in sintesi, pur richiedendo un investimento economico, è uno strumento che garantisce ai professionisti la possibilità di basare la propria strategia di pensionamento su un percorso contributivo unitario, riducendo l’incertezza e massimizzando l’efficacia dei versamenti effettuati in passato.







