“Risorse in Comune” la nuova strategia di digitalizzazione
Arriva direttamente dal PNRR il fondo di 100 milioni di euro destinato a supportare e favorire la trasformazione digitale dei piccoli comuni (tra i 5.000 e i 25.000 abitanti). L’obiettivo è duplice: dotare gli enti di strumenti digitali e ripensare ambienti e processi per favorire una PA più agile e vicina al cittadino. I piccoli comuni, infatti, si ritrovano a dover colmare da un lato il gap tecnologico (hardware, software, connessione, infrastrutture), dall’altro trasformare processi e cultura organizzativa, spesso pensati su modelli tradizionali. L’avviso “Risorse in Comune” risponde proprio a questa esigenza.
In pratica: quali interventi finanzia l’avviso
Proviamo a fare chiarezza su cosa effettivamente le amministrazioni possono acquistare attingendo ai fondi
- Riqualificazione degli ambienti di lavoro Arredi per ufficio, sistemi di comunicazione, dotazioni multimediali per spazi collaborativi.
- Sviluppo digitale e nuove tecnologie Licenze software, servizi cloud, firma elettronica, digitalizzazione documentale.
- Valorizzazione del capitale umano PC, periferiche e accessori per favorire modalità di lavoro flessibili e connesse.
Per esempio pratico? Un Comune può acquistare un software BIM oppure una licenza per gestione documentale georeferenziata degli immobili comunali, o predisporre un ambiente di lavoro digitale per il personale dell’ufficio tecnico, migliorando l’efficienza interna e aprendo la strada a nuove forme di servizio al cittadino.
Le sfide della vera trasformazione digitale
Nei piccoli Comuni, digitalizzare non significa solo installare nuovi software ma adottare un cambio di mentalità. Servono persone formate, capaci di usare la tecnologia senza temerla, e una visione di lungo periodo che vada oltre l’acquisto iniziale.
Le difficoltà non mancano — infrastrutture spesso inadeguate, connessioni lente, risorse limitate — ma la vera sfida è integrare davvero il digitale nella gestione del patrimonio, degli edifici e dei servizi.
Cosa possono fare i Comuni (e chi li affianca)
- Ascoltare prima di agire. Mappare bisogni, strumenti, persone.
- Definire obiettivi veri. Non basta “digitalizzare”: serve sapere perché.
- Fare rete. Un piccolo Comune da solo fa poco, ma insieme ad altri può condividere risorse, esperienze e soluzioni.
- Formare e accompagnare. Nessuna tecnologia funziona se le persone non la comprendono o non la sentono propria.
- Guardare oltre il bando. Questi 100 milioni sono un inizio: la vera sfida è costruire un modello di PA locale che resti innovativa nel tempo.
Come partecipare al bando “Risorse Comuni”, linee guida e modulistica
- Verificare i requisiti Possono partecipare i Comuni tra 5.000 e 25.000 abitanti. Il bando è aperto dal 30 ottobre al 10 dicembre 2025.
- Informarsi sui canali ufficiali- Dipartimento della Funzione Pubblica e su lavoropubblico.gov.it.
- Preparare il progetto
- Compilare e inviare la domanda
- Gestire fondi e rendicontazione (Gli acquisti devono passare da MePA- Consip).
Dal digitale alla cultura della costruzione condivisa
Per i piccoli Comuni, “Risorse in Comune” è più di un bando: è l’occasione per ripensare nuova modalità di gestione del patrimonio, dei servizi e del territorio.
In questo contesto, la digitalizzazione ha un alleato strategico nella metodologia BIM (Building Information Modeling) e nelle piattaforme cloud che la supportano: ad esempio, Namirial Building in Cloud (BIC) consente di condividere modelli, documenti, dati e processi in un’unica ‘arena’ digitale collaborativa. Un modello di collaborazione che traduce l’innovazione in operatività quotidiana, aiutando gli enti locali a fare quel passo in più verso un’amministrazione realmente connessa, efficiente e sostenibile.
Questa è anche l’occasione per rispondere agli obblighi introdotti dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) in materia di digitalizzazione dell’opera. I Comuni possono cogliere questa opportunità per dotarsi di piattaforme CDE/Acdat, come Namirial Building in Cloud, e avviare un piano formativo e di riorganizzazione interna che li accompagni verso il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti dal decreto.
https://www.edilizianamirial.it/ambiente-di-condivisione-dati-acdat-cde-bim/
Costruire in digitale significa costruire in modo più consapevole, condiviso e umano: esattamente ciò di cui i nostri territori hanno bisogno







