Close
Cerca

Certificazione Energetica e dimensionamento impianti: i benefici del calcolo dinamico orario

La certificazione energetica si evolve con il calcolo dinamico orario, che offre una diagnosi più precisa rispetto al metodo statico mensile. Questo approccio consente una valutazione accurata delle prestazioni energetiche degli edifici, ottimizzando il dimensionamento degli impianti e favorendo una progettazione più efficiente.
Certificazione Energetica e dimensionamento impianti: i benefici del calcolo dinamico orario
Tempo di lettura: 5 minuti

Indice dei contenuti

Certificazione energetica: dal calcolo mensile al calcolo dinamico orario

La certificazione energetica rappresenta oggi uno strumento fondamentale per valutare e ottimizzare l’efficienza energetica degli edifici, contribuendo al miglioramento della sostenibilità ambientale.

In questo scenario si inserisce l’approccio innovativo del calcolo dinamico orario, che, mediante un’analisi dettagliata ora per ora, consente di ottenere una diagnosi termica più accurata rispetto ai metodi tradizionali basati sul calcolo mensile. Il risparmio e la precisione derivanti dall’impiego del calcolo dinamico incidono positivamente sulla pianificazione del dimensionamento degli impianti e sulla definizione degli interventi di termotecnica.

APE certificazione energetica e Legge 10: evoluzione normativa

La Certificazione energetica APE (Attestato di Prestazione Energetica) e la Legge 10/1991 rappresentano due pilastri normativi fondamentali nel contesto dell’efficienza energetica degli edifici. L’APE certifica la prestazione e la classe energetica di un immobile, fornendo informazioni sul fabbisogno energetico in condizioni standard, ed è obbligatorio in specifiche situazioni quali compravendita, locazione o nuove costruzioni. La Legge 10/1991, invece, introduce la relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni energetiche per nuove costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti e sostituzioni di impianti di climatizzazione.

Entrambi i documenti si basano tradizionalmente su metodologie di calcolo mensile standardizzate secondo le norme UNI/TS 11300, che pur essendo affidabili, presentano limitazioni nella capacità di modellare con precisione il comportamento termico reale degli edifici in condizioni variabili.

La recente Direttiva EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive) sta rivoluzionando questo approccio, spingendo verso l’adozione di metodologie di calcolo più sofisticate. La direttiva promuove l’utilizzo del calcolo dinamico orario (come definito nella norma UNI EN ISO 52016) come standard per una valutazione più accurata delle prestazioni energetiche degli edifici, in grado di considerare le fluttuazioni orarie di temperatura, irraggiamento solare, occupazione e altre variabili che influenzano significativamente il comportamento energetico reale delle strutture.

La transizione verso il metodo dinamico: stato attuale e obblighi normativi

Sebbene la Direttiva EPBD IV abbia tracciato il percorso verso l’adozione del calcolo dinamico orario, l’applicazione diffusa di questa metodologia in Italia è ancora in fase di implementazione. Per integrare pienamente il metodo dinamico nei processi ufficiali di certificazione energetica (APE) si attende la pubblicazione dei decreti attuativi nazionali e delle Appendici Nazionali relative al pacchetto normativo UNI EN ISO 52000 (di cui fa parte anche la UNI EN ISO 52016), oltre alla conseguente revisione delle norme UNI/TS 11300.

Nonostante questa fase transitoria, esistono già ambiti in cui l’utilizzo del calcolo dinamico orario è diventato obbligatorio. I Criteri Ambientali Minimi (CAM), definiti dal Decreto del 19 ottobre 2022, richiedono esplicitamente l’applicazione della metodologia UNI EN ISO 52016 in diversi contesti. Anche diversi bandi pubblici hanno iniziato a incorporare requisiti che presuppongono l’utilizzo del calcolo dinamico, così come i sistemi di gestione dell’energia più avanzati.

Questa situazione conferma come il calcolo dinamico orario, pur non essendo ancora universalmente adottato, rappresenti già oggi lo strumento più affidabile per una diagnosi energetica accurata e per la pianificazione di interventi di efficientamento veramente efficaci, anticipando quella che sarà la prassi consolidata nel prossimo futuro.

Certificazione energetica costo: l’impatto del metodo di calcolo

La scelta della metodologia di calcolo incide sui costi della certificazione energetica. Metodologie avanzate e dettagliate, come il calcolo dinamico orario, possono richiedere un investimento iniziale leggermente superiore rispetto ai metodi statici tradizionali.

Tuttavia, questa maggiore accuratezza offre un valore aggiunto significativo ai professionisti del settore. Il calcolo dinamico orario permette una modellazione più precisa del comportamento energetico dell’edificio, traducendosi in valutazioni più affidabili per il dimensionamento degli impianti e la definizione di interventi di efficientamento. Di conseguenza, si ottiene una maggiore qualità del servizio e una riduzione del rischio di errori progettuali.

Calcolo statico vs calcolo dinamico: una rivoluzione nella diagnosi energetica

Il calcolo energetico statico opera con valori medi mensili. Questo metodo, pur essendo consolidato, presenta importanti limiti nella sua capacità di rappresentare fedelmente la realtà energetica di un edificio.

Nel metodo statico, l’edificio viene analizzato come un sistema in equilibrio termico, utilizzando temperature medie e carichi termici costanti durante periodi prolungati. Si tratta di un approccio che non riesce a catturare le variazioni giornaliere di temperatura, irraggiamento solare e comportamento degli occupanti, portando spesso a discrepanze tra i consumi energetici stimati e quelli effettivamente registrati.

Il calcolo dinamico orario, invece, rappresenta un salto qualitativo nell’analisi energetica. Questo metodo elabora i dati ora per ora, considerando le continue interazioni tra l’edificio e l’ambiente circostante.

La metodologia dinamica tratta ogni elemento dell’involucro edilizio (pareti, finestre, solai) come un componente distinto con proprie caratteristiche termiche, simulando gli scambi di calore conduttivi, convettivi e radiativi.

Particolarmente rilevante è la capacità del calcolo dinamico di incorporare fattori variabili come:

  • l’utilizzo di sistemi di ombreggiamento;
  • la presenza e il comportamento degli occupanti;
  • le variazioni nelle impostazioni dei termostati durante la giornata;
  • l’inerzia termica dell’edificio, cruciale specialmente nei periodi estivi.

Questa precisione si traduce in una valutazione più realistica non solo dei consumi energetici stagionali, ma anche dei carichi termici di picco, fondamentali per un corretto dimensionamento degli impianti. Il vantaggio è particolarmente evidente nella stagione estiva, dove le rapide variazioni delle condizioni esterne rendono i metodi statici mensili inadeguati a rappresentare il reale comportamento termico dell’edificio.

Sebbene il calcolo dinamico richieda maggiori risorse computazionali, le tecnologie attuali permettono di implementarlo senza compromessi, ottenendo risultati che rispecchiano molto più fedelmente la realtà energetica degli edifici moderni.

I vantaggi del metodo dinamico orario: una rivoluzione nella diagnosi energetica

Il calcolo dinamico orario rappresenta un’autentica evoluzione nel panorama della certificazione e del dimensionamento energetico, introducendo numerosi vantaggi rispetto ai metodi statici tradizionali:

  1. maggiore affidabilità dei risultati: il calcolo dinamico orario integra le condizioni climatiche e d’uso effettive dell’edificio per risultati più accurati;
  2. determinazione precisa dell’andamento delle temperature interne: permette di analizzare con precisione la temperatura dell’aria, radiante e operante;
  3. stima accurata del carico termico richiesto agli impianti: consente dimensionamenti più rigorosi;
  4. rappresentazione realistica di comfort e consumi energetici: riflette meglio la realtà d’uso dell’edificio;
  5. miglioramento della progettazione e diagnosi energetica degli edifici: offre strumenti più sofisticati per i progettisti;
  6. capacità di simulare con maggiore precisione il comportamento termico dell’edificio: permette analisi più dettagliate;
  7. applicabilità a qualsiasi tipologia di edificio in tutta Europa: a differenza della UNI/TS 11300 che è prettamente italiana;
  8. semplicità di implementazione: richiede pochissimi dati aggiuntivi rispetto ai modelli tradizionali;
  9. gestione delle dinamiche complesse delle condizioni climatiche: particolarmente importante nel periodo estivo.

Termo BIM: dal calcolo statico al dinamico con l’integrazione BIM

Per rispondere efficacemente alle crescenti esigenze di precisione e affidabilità nella certificazione energetica e nel dimensionamento degli impianti, Termo BIM di Namirial si propone come uno strumento all’avanguardia.

Questo software non solo permette di effettuare il tradizionale calcolo statico mensile, tuttora in uso, ma anche il più avanzato e preciso calcolo dinamico orario.

Oggi, Namirial Termo, con l’integrazione di Archicad e Namirial BIM, si configura come un vero e proprio BIM Tool, capace di determinare le prestazioni del sistema edificio/impianto di un modello BIM. L’interazione con gli archivi di Termo consente di importare direttamente in Archicad o Namirial BIM le strutture e i materiali con tutte le proprietà termofisiche, assegnandole poi agli elementi del modello BIM per una condivisione completa delle informazioni.

Inoltre, Termo e Archicad o Namirial BIM offrono un collegamento in tempo reale, permettendo di individuare graficamente qualsiasi oggetto analizzato in Termo direttamente nel modello architettonico e viceversa, per una progettazione nativamente integrata.

Termo BIM, in sinergia con Archicad o Namirial BIM, facilita la produzione di certificazioni e elaborati finali, rappresentando uno strumento fondamentale e integrato nel ciclo progettuale BIM.

TAG