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Guida all’informatizzazione del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente in azienda

Integrare strumenti digitali nella gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente è essenziale per migliorare la competitività e la sostenibilità aziendale.
Guida all’informatizzazione del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente in azienda
Tempo di lettura: 7 minuti

Indice dei contenuti

Gestire la sicurezza sul lavoro e l’ambiente in azienda: una panoramica su HSE e SGSL

Nei moderni contesti organizzativi, sia pubblici sia privati, la corretta gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente in modo trasparente ed informatizzato è una chiave strategica sempre più rilevante in termini di competitività e sostenibilità.

Due aspetti fondamentali da considerare in tal senso sono

  • HSE (Health, Safety, Environment), ovvero Salute, Sicurezza e Ambiente, modello che indica un insieme di pratiche e normative volte a tutelare i lavoratori e l’ambiente in un contesto lavorativo sinergico;
  • SGSL, ovvero Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro, un modello organizzativo che le aziende implementano per prevenire infortuni e malattie professionali, migliorando la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela della salute dei lavoratori in conformità alla legge.

Le caratteristiche dello HSE nel dettaglio:

  • Health (Salute)tutela della salute dei lavoratori e della salubrità delle condizioni di lavoro, con l’introduzione di pratiche preventive per le malattie professionali;
  • Safety (Sicurezza), prevenzione degli infortuni e gestione dei rischi sul lavoro;
  • Environment (Ambiente), gestione degli aspetti ambientali legati all’attività aziendale, come la prevenzione dell’inquinamento e la promozione della sostenibilità.

Le caratteristiche dello SGSL nel dettaglio:

  • insieme strutturato di procedure che l’azienda adotta per gestire la salute dei propri lavoratori, puntando al raggiungimento di elevati standard di sicurezza secondo un approccio sistemico di miglioramento continuo (ciclo PDCA);
  • la sua adozione non è obbligatoria, ad eccezione dei contesti ad alto rischio come gli stabilimenti “Seveso”, o a Rischio di Incidente Rilevante (RIR), cioè impianti industriali che gestiscono sostanze pericolose per la salute umana e per l’ambiente, soggetti a obblighi di prevenzione e controllo secondo il D.Lgs. 105/2015 (Direttiva Europea Seveso III 2012/18/UE).

Leggi e norme per l’informatizzazione della gestione di sicurezza e ambiente

L’informatizzazione dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente in azienda, oggi possibile grazie a software che unificano processi HSE e SGSL operando sulla base dei dati, è stata promossa da un’interazione sinergica tra leggi e norme tecniche che profilano obblighi legali e standard procedurali per la digitalizzazione.

Leggi che hanno fornito il quadro normativo per l’informatizzazione della gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente:

  • D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza), non obbliga esplicitamente la digitalizzazione ma ne ammette e promuove l’uso, in particolare l’Art. 53consente di conservare ed elaborare la documentazione in fatto di sicurezza sul lavoro attraverso supporto informatico, per esempio la gestione informatizzata di documenti tecnici fondamentali come il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi);
  • D.Lgs. 82/2005(Codice Amministrazione Digitale), stabilisce disposizioni, principi e regole generali per la gestione e la conservazione dei documenti informatici con valore legale, soggetti a firma digitale e protocollo informatico di conservazione per garantire l’autenticità e l’integrità degli atti informatizzati in ambito HSE e SGSL;
  • GDPR(Regolamento UE 2016/679), regola la protezione e la gestione digitale dei dati personali e sensibili dei lavoratori (generalità, visite mediche, infortuni, etc.) nel rispetto delle normative sulla privacy.

Norme tecniche che hanno definito le buone pratiche per l’informatizzazione della gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente:

  • ISO 45001:2018 (Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro), incoraggia l’integrazione tra sistemi di gestione e introduce l’approccio basato sul miglioramento continuo e sull’analisi dei dati, per il quale la digitalizzazione diventa lo strumento chiave per raccogliere, analizzare, elaborare e documentare i dati risultanti dai processi organizzativi (identificazione pericoli, valutazione rischi, monitoraggio prestazioni, etc.);
  • ISO 14001:2015 (Sistemi di gestione ambientale), stimola le aziende a migliorare le prestazioni ambientali con approccio sistematico, impiegando l’informatizzazione dei sistemi di gestione della sicurezza ambientale per monitorare in tempo reale i consumi energetici, le emissioni, lo smaltimento dei rifiuti e altri indicatori rilevanti per la sostenibilità, semplificando la conformità legale e la chiarezza dei risultati.

Quali professionisti si occupano della gestione della sicurezza e dell’ambiente

I processi di informatizzazione dei sistemi di gestione per la sicurezza e l’ambiente in azienda hanno per protagonisti due figure professionali chiave:

  • HSE Manager, si occupa dell’implementazione delle politiche e delle procedure in materia di salute, sicurezza e ambiente all’interno di un’azienda, in particolare della valutazione dei rischi, della gestione della documentazione e della promozione del benessere dei lavoratori e dell’ambiente di lavoro, con l’obiettivo di garantire la conformità normativa e favorire una cultura aziendale orientata alla sostenibilità;
  • Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), introdotto dal D.Lgs. 81/2008, che supporta il datore di lavoro nella gestione e nel coordinamento del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), individuando rischi, elaborando misure preventive e protettive, proponendo programmi formativi e informativi per i lavoratori, nonché partecipando alle consultazioni sulla sicurezza organizzativa.

Responsabilità e mansioni di un HSE Manager

  • monitorare e garantire conformità normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sostenibilità e ambiente;
  • valutare i rischi individuati per la salute dei lavoratori e per l’ambiente, sviluppando piani di miglioramento continuo;
  • gestire e implementare sistemi di gestione informatizzati per la sicurezza e la tutela ambientale, mediante appositi software;
  • redigere, aggiornare e implementare le procedure e la documentazione necessarie in materia HSE, inclusi i Piani Operativi di Sicurezza;
  • promuovere e coordinare la formazione continua dei dipendenti sui temi della salute, della sicurezza e dell’ambiente;
  • mantenere rapporti con le autorità competenti e gli enti certificatori in campo HSE;
  • sviluppare piani di gestione delle emergenze e di eventuali non conformità.

La UNI 11720:2025 definisce i requisiti necessari per qualificarsi come professionista HSE:

  • diploma, laurea triennale o magistrale, preferibilmente in ambito tecnico-scientifico;
  • conseguimento di un corso di formazione certificato della durata di 120 ore;
  • anni di esperienza professionale (durata minima variabile rispetto al livello di formazione) nel campo della salute, sicurezza e ambiente, o in altri ruoli manageriali;
  • aggiornamento delle competenze professionali con la partecipazione certificata a corsi, seminari e workshop per la durata di almeno 48 ore ogni triennio.

Responsabilità e mansioni di un RSPP

  • individuare i fattori di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, elaborando il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
  • elaborare e attuare misure preventive e protettive per la sicurezza e la salubrità degli ambienti lavorativi, inclusi i sistemi di controllo;
  • proporre programmi di formazione e informazione per i lavoratori e fornire loro le conoscenze e competenze necessarie sui rischi professionali;
  • partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
  • affiancare il datore di lavoro nella gestione complessiva della sicurezza aziendale, collaborando con le autorità competenti.

Requisiti professionali e nomina di un RSPP

  • diploma di scuola secondaria superiore o laurea;
  • conseguimento di corsi di formazione certificati (della durata di 16, 32, 48 ore in base al livello di rischio);
  • aggiornamento quinquennale delle competenze professionali (minimo 40 ore);
  • la sua nomina è un obbligo di legge non delegabile del datore di lavoro, il quale può scegliere consulenti esterni o figure interne, e in casi particolari ricoprire tale ruolo in prima persone, purché in possesso dei necessari requisiti e formazione.

È importante non confondere HSE Manager e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): quest’ultima è una figura obbligatoria per legge, nominata per gestire la salute e la sicurezza sul lavoro, mentre la prima ha un ruolo più trasversale focalizzato sullo sviluppo di pratiche gestionali sinergiche tra sicurezza e sostenibilità.

5 punti chiave per l’informatizzazione della gestione di sicurezza e ambiente

L’informatizzazione delle procedure e dei sistemi di gestione della salute, della sicurezza e dell’ambiente nelle organizzazioni richiede cinque punti chiave:

1. Analisi dei requisiti e definizione degli obiettivi

Si parte con un’analisi dettagliata dei processi di gestione HSE e SGSL attuali:

  • mappatura dei processi esistenti (valutazione dei rischi, gestione degli infortuni, etc.) e relativi documenti correlati;
  • individuazione delle criticità del sistema attivo, ad esempio la dispersione delle informazioni, i ritardi negli adempimenti, la difficoltà nel reperire la documentazione o la mancanza di un’analisi dei dati efficace;
  • valutazione e gestione dei rischi associati alle attività aziendali, attuando in seguito misure di prevenzione e mitigazione;
  • definizione di politiche, linee guida e obiettivi specifici per la tutela della sicurezza e dell’ambiente, in conformità alle normative vigenti (come il D. Lgs. 81/2008) e agli standard di riferimento (come la ISO 45001).

2. Scelta del software gestionale adatto

Definiti il quadro di partenza e gli obiettivi, si procede alla selezione dei tool tecnologici più idonei all’informatizzazione dei sistemi:

  • ricerca di soluzioni software specifiche dedicate ai sistemi di gestione per la sicurezza e l’ambiente, complete di moduli per la gestione della conformità, la valutazione dei rischi, la gestione degli incidenti, l’archiviazione elettronica dei documenti e la formazione del personale;
  • valutazione delle funzionalità del software, in particolare a garanzia dei principi della sicurezza delle informazioni (riservatezza, integrità e disponibilità);
  • verifica della compatibilità e della scalabilità del software in virtù dell’infrastruttura IT esistente in azienda, per adattarsi alle future esigenze organizzative.

3. Configurazione e personalizzazione del sistema

Si procede con l’installazione e la personalizzazione del software con moduli ad hoc secondo le necessità, seguita dalla migrazione dei dati:

  • configurazione generale del sistema, definendone gerarchie, flussi di lavoro, accessi e dashboard, adattando inoltre il software alle normative pratiche vigenti, come la ISO 45001 per la sicurezza e la ISO 14001 per l’ambiente;
  • migrazione tecnica dei dati, direttamente dal supporto cartaceo oppure da file digitali obsoleti, verso il nuovo sistema informatizzato per la gestione HSE e SGSL;
  • sviluppo di moduli e app accessorie con interfaccia mobile per permettere ai lavoratori di segnalare incidenti, consultare procedure o compilare check-list direttamente dal campo, usando il proprio dispositivo.

4. Formazione del personale e migrazione dei dati

Il successivo e fondamentale passo riguarda l’adeguata formazione e il coinvolgimento del personale nel processo di digitalizzazione dei sistemi:

  • organizzazione di piani di formazione specifici per ogni ruolo (dirigenti, lavoratori, figure HSE e RSPP), focalizzati sull’utilizzo delle funzionalità tecniche degli strumenti di gestione informatizzati in materia di sicurezza, salute e ambiente;
  • definizione di ruoli e responsabilità chiare strettamente legate ai sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente lavorativo.

5. Implementazione, monitoraggio e miglioramento continuo

L’informatizzazione non è un traguardo, ma uno strumento per il miglioramento continuo dei processi organizzativi sulla base dell’analisi dei dati, di verifiche e audit periodiche e di interventi mirati di ottimizzazione e aggiornamento.

Il miglioramento continuo si fonda sul processo ciclico (o Ciclo PDCA):

  • Plan (Pianifica), definizione degli obiettivi e delle procedure di intervento iniziali;
  • Do (Fai), attuazione dei piani di sviluppo e delle procedure individuate;
  • Check (Verifica), monitoraggio e misurazione delle prestazioni raggiunte;
  • Act (Agisci), intrapresa di azioni per migliorare e ottimizzare le prestazioni future.

Namirial HSE, il software per gestire sicurezza e ambiente in azienda

Il tool ideale per l’informatizzazione dei sistemi di gestione della sicurezza e dell’ambiente in azienda è Namirial HSE, la soluzione web responsive che semplifica l’applicazione delle politiche Health, Safety e Environment e la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro in linea con gli standard ISO 45001 e ISO 14001.

Namirial HSE, disponibile On-premise e in SaaS, offre tutti i vantaggi della digitalizzazione in materia di sicurezza, trasparenza e sostenibilità nei contesti organizzativi:

  • modularità della piattaforma, laddove ogni modulo (Valutazione dei Rischi, Gestione della Sicurezza, Audit, Firma elettronica) consente di gestire in modo integrato aspetti specifici, come la sorveglianza sanitaria, i dispositivi di protezione individuale (DPI), le manutenzioni, la formazione e le scadenze;
  • accessibilità e flessibilità garantita dall’interfaccia responsive, che permette l’accesso al sistema da ogni device con la possibilità di personalizzare la dashboard secondo esigenze specifiche;
  • monitoraggio degli indicatori di performance (KPI) in tempo reale, utile alla raccolta e all’analisi di dati da implementare nell’ottica del miglioramento continuo;
  • gestione informatizzata di documenti firmati digitalmente mediante la soluzione integrata eSignAnyWhere, garantendo la tracciabilità e la regolarità legale.

Con Namirial HSE, parte della vasta gamma di soluzioni tecnologiche per l’edilizia di Namirial, la digitalizzazione dei sistemi di gestione della sicurezza e della sostenibilità ambientale in azienda diventa un processo misurabile che favorisce proattivamente il miglioramento continuo dell’attività, in piena conformità alla legge e alle buone pratiche operative dettate dalle norme tecniche.

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