Agenzia delle Entrate modello 730 precompilato: iniziata la fase di compilazione
A partire dal 15 maggio, è possibile compilare ed inviare il modello 730 precompilato, reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate (AdE).
I contribuenti sono tenuti a consultare, modificare e integrare la dichiarazione, prestando particolare attenzione ai bonus casa detraibili.
Si ricorda che la data ultima per la trasmissione del 730 precompilato è fissata al 30 settembre 2025.
Agenzia Entrate 730 precompilato: contenuti automatici e integrazioni necessarie
Sebbene il modello precompilato 730 contenga già diverse informazioni utili, è fondamentale essere consapevoli che non tutti gli oneri detraibili e deducibili sono inclusi automaticamente, specialmente per quanto riguarda le spese per la casa e i relativi bonus.
Ad esempio, tra le voci già presenti nel modello, troviamo gli interessi passivi su mutui relativi all’acquisto della prima casa e gli interventi edilizi condominiali.
Mentre per quanto concerne Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche, l’Agenzia delle Entrate è a conoscenza dei bonifici effettuati dai contribuenti, in quanto tali transazioni vengono comunicate direttamente dagli istituti bancari. Tuttavia, nonostante queste informazioni siano in suo possesso, non provvede a precompilare automaticamente il modello 730 con questi dati. La ragione sta nel fatto che solo il contribuente sa se possiede tutti i documenti necessari per la detrazione e se deve dividerla con altri.
Modelli 730 precompilati: spese per la casa e bonus detraibili
Vediamo di seguito quali sono le spese per la casa e i bonus detraibili.
1. Provvigioni pagate all’agenzia immobiliare
Sono detraibili ai fini IRPEF i compensi corrisposti a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale.
La detrazione prevista è pari al 19% e si applica su un importo massimo di 1.000 euro. Qualora l’immobile sia acquistato da più persone, il limite di spesa detraibile deve essere ripartito tra i comproprietari in proporzione alla loro quota di proprietà.
Affinché la commissione sia detraibile è necessario che il pagamento avvenga con strumenti tracciabili, come bonifico bancario o postale, carte di debito, di credito o prepagate e che l’ammontare della commissione risulti dall’atto di rogito.
2. Interessi passivi su mutui
Nel precompilato 730, è possibile usufruire di una detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi, gli oneri accessori e le eventuali quote di rivalutazione relativi a un mutuo ipotecario contratto per l’acquisto dell’abitazione principale, destinata al contribuente o a un suo familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo).
La detrazione si applica sugli importi pagati nel 2024, a prescindere dalla scadenza della rata, e spetta su un importo massimo di 4.000 euro.
Per poter beneficiare di questa agevolazione, è necessario che il contribuente sia, al tempo stesso, intestatario del mutuo e proprietario dell’immobile. Inoltre, ai fini della detrazione, è obbligatorio trasferire la residenza nell’abitazione acquistata entro 12 mesi dalla data dell’acquisto e mantenerla per tutta la durata del mutuo. Un’eccezione a questo requisito è prevista in caso di trasferimento per motivi di lavoro, il quale consente di mantenere la detrazione anche qualora l’immobile venga concesso in locazione.
Il requisito della residenza non è richiesto per l’acquisto effettuato da appartenenti alle Forze dell’ordine.
3. Affitto prima casa
Un’altra detrazione prevista è quella per l’affitto della prima casa. Per i contribuenti con un reddito lordo fino a 30.987 euro, è prevista una detrazione variabile in base alla tipologia di contratto di locazione e al livello di reddito. In particolare, per i contratti a canone concordato, la detrazione oscilla tra un minimo di 150 euro e un massimo di 992 euro. L’importo della detrazione aumenta qualora il contribuente abbia trasferito la propria residenza in un’altra regione per motivi di lavoro.
Una disciplina specifica è prevista per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni (non compiuti) con un reddito non superiore a 15.494 euro: in tal caso, la detrazione può arrivare fino al 20% del canone di locazione effettivamente pagato, con un limite minimo di 922 euro e un tetto massimo di 2.000 euro. La detrazione è riconosciuta per i primi 4 anni di locazione.
4. Bonus casa
Chi realizza interventi di riqualificazione edilizia sulla propria abitazione principale può beneficiare, nel 2024, di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro per ciascun immobile.
La detrazione spetta per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze.
Per beneficiare della detrazione i pagamenti devono essere effettati mediante bonifico bancario o postale dedicato. In altre parole dal bonifico deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
5. Bonus mobili
Coloro che hanno beneficiato del bonus casa, possono includere nel modello 730 precompilato anche il bonus mobili e grandi elettrodomestici.
Il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è fissato a 5.000 euro. Per l’acquisto di grandi elettrodomestici è necessario il rispetto di una classe energetica minima (Forni: A+/A; Lavatrici/lavasciuga/lavastoviglie: E; Frigo e congelatori: F).
Al fine di usufruire di questa agevolazione, è indispensabile conservare la fattura o lo scontrino fiscale riportante il codice fiscale dell’acquirente, unitamente alla prova di pagamento avvenuto tramite strumenti tracciabili. A differenza del bonus casa, per il bonus mobili non è obbligatorio l’utilizzo del bonifico dedicato. In caso di acquisti online sprovvisti di scontrino parlante, chi ha utilizzato una carta di credito può comunque beneficiare della detrazione presentando l’estratto conto della carta come prova dell’acquisto.
6. Bonus barriere architettoniche
Per gli interventi finalizzati all’abbattimento della barriere architettoniche è possibile beneficiare di una detrazione del 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile da 30 mila a 50 mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. E’ importante sottolineare che per il 2024 l’agevolazione è specificamente circoscritta alle spese relative a scale e ascensori.
Per poter usufruire di questo incentivo fiscale, è imprescindibile che il pagamento delle opere sia effettuato tramite bonifico bancario o postale appositamente dedicato. Inoltre, è richiesta l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi la conformità degli interventi ai requisiti tecnici definiti nel Decreto Ministeriale n. 236 del 1989.
7. Ecobonus
In caso di interventi realizzati al fine di migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, si può beneficiare di una detrazione variabile tra il 50% e il 65% in base alla tipologia dell’intervento, mentre non è previsto un tetto massimo di spesa.
Per avere diritto all’agevolazione, è fondamentale allegare alla dichiarazione dei redditi la ricevuta di avvenuta trasmissione della documentazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Qualora l’invio non sia stato effettuato nei termini previsti, è possibile sanare la situazione ricorrendo al ravvedimento operoso, provvedendo all’invio della comunicazione omessa e al versamento, mediante modello F24, della sanzione di 250 euro. Il versamento va effettuato prima della presentazione del 730. In alternativa è possibile indicare la spesa tra quelle ammesse al bonus casa applicando la detrazione del 50%: infatti, gli interventi di risparmio energetico rientrano anche in questa categoria.
8. Sismabonus
Altra detrazione prevista è quella per interventi antisismici, la cui misura è pari al 50% e va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione sale al 70%, nel caso di interventi che comportano la riduzione di una classe del rischio sismico e all’80%, quando si ha la riduzione di due classi di rischio.
Per ottenere la detrazione con aliquota più elevata è necessario essere in possesso di una dichiarazione asseverata del progettista che attesta la riduzione del rischio sismico grazie agli interventi eseguiti.
9. Bonus verde
Anche le spese sostenute per la riqualificazione di giardini e terrazzi possono essere portate in detrazione nel modello 730 precompilato grazie al cosiddetto bonus verde.
Questa agevolazione prevede una detrazione del 36% su un limite massimo di spesa di 5.000 euro. È fondamentale sottolineare che la detrazione è applicabile unicamente agli interventi che comprendono anche la manodopera. L’acquisto di piante e alberi, infatti, è detraibile solo se contestuale a una prestazione professionale di messa a dimora effettuata da un giardiniere o da una ditta specializzata, comprovata da relativa fattura.
Per poter usufruire del bonus verde, è necessario che il pagamento delle spese sia avvenuto tramite strumenti tracciabili, ma non è richiesto il bonifico dedicato.
Modello 730 precompilato INPS: i documenti da conservare
Come abbiamo visto, numerose sono le agevolazioni disponibili. Tuttavia è bene ricordare che, per poter beneficiare di queste opportunità di risparmio fiscale nella dichiarazione precompilata, è fondamentale conservare attentamente tutta la documentazione richiesta dall’Agenzia delle Entrate che attesti l’effettivo sostenimento delle spese e la loro tracciabilità, come ad esempio fatture, ricevute di pagamento e, ove richiesto, specifiche certificazioni o comunicazioni.
Questa documentazione, oltre ad essere fondamentale in fase di compilazione o integrazione del modello 730 precompilato, è importantissima anche in caso di eventuali controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.