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L’importanza della valutazione del rischio nella progettazione antincendio

La valutazione del rischio d’incendio è un processo analitico fondamentale per progettare sistemi antincendio efficaci. Serve a identificare e quantificare i rischi per persone, beni materiali e ambienti esposti al fuoco, permettendo così di definire misure di sicurezza e prevenzione adeguate.
L'importanza della valutazione del rischio nella progettazione antincendio
Tempo di lettura: 7 minuti

Indice dei contenuti

Cos’è la valutazione del rischio incendio

La valutazione del rischio d’incendio è un processo fondamentale della progettazione della sicurezza antincendio, obbligatorio per tutti i luoghi di lavoro (esclusi cantieri temporanei o mobili),finalizzato a individuare e quantificare tutti i potenziali pericoli per persone, cose e ambienti esposti direttamente alle fiamme, definendo le migliori misure di prevenzione e protezione secondo i principi di ingegneria di sicurezza antincendio (FSE).

Gli obiettivi principali della valutazione del rischio incendio sono:

  • Identificare i pericoli d’incendio presenti, ovvero le fonti di innesco(device elettrici difettosi, fiamme libere, materiali incandescenti, etc.), le sostanze infiammabili e combustibili (carta, legno, liquidi e gas infiammabili) e le condizioni che favoriscono la propagazione delle fiamme(vento, clima torrido, temperature elevate);
  • Analizzare le caratteristiche strutturali di un edificio, la disposizione di ambienti e spazi, i sistemi di ventilazione e la presenza di compartimentazioni antincendio;
  • Determinare quantità e tipologia degli occupanti, ovvero quantificare il numero di persone presenti, il loro ruolo all’interno dell’edificio, la loro mobilità, la conoscenza delle vie di fuga predisposte e la capacità di reazione in caso di emergenza;
  • Individuare i beni materiali esposti al rischio di incendio e relative misure protettive;
  • Stimare e valutare le potenziali conseguenze causate da incendio in termini di danni a persone, beni e ambiente;
  • Definire e implementare adeguate misure di prevenzione e protezione, necessarie a eliminare o ridurre i rischi, contenere le fiamme e proteggere le vite umane.

Valutazione del rischio nella progettazione antincendio: obblighi di legge enorme

La valutazione del rischio incendio è il punto di partenza indiscusso per la progettazione antincendio preventiva, un’analisi approfondita e di natura tecnico-scientifica che delinea in modo chiaro tutte le scelte progettuali relativamente alle soluzioni strutturali, ai sistemi impiantistici e alle procedure di gestione delle emergenze.

Dal punto di vista normativo, sono in vigore fonti specifiche che stabiliscono obblighi e disposizioni per la valutazione del rischio nella progettazione antincendio:

  1. D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro)
    • Art. 17, Obblighi del datore di lavoro non delegabili: effettuare la valutazione dei rischi di incendio ed elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
    • Art. 28, Oggetto della valutazione dei rischi: il DVR deve individuare le misure di prevenzione e protezione, i dispositivi di protezione individuale, le procedure per l’attuazione delle misure da implementare e i ruoli nell’organizzazione;
    • Art. 46, Prevenzione incendi: adottare misure idonee a prevenire gli incendi e a tutelare l’incolumità dei lavoratori, considerando l’attività e le caratteristiche del luogo di lavoro, coerentemente con il DVR e relativo piano di emergenza.
  2. DPR 151/2011 (Regolamento e disciplina della prevenzione incendi)
    • Classificazione delle attività in categorie (A, B, C) in base al rischio d’incendio, e relativi procedimenti amministrativi (SCIA, certificati prevenzione incendi, etc.), in particolare per le attività di categoria B e C è richiesta la presentazione di un progetto antincendio completo di valutazione del rischio, in conformità alle leggi e alle norme tecniche.
  3. DM 3 settembre 2021 (Decreto Minicodice)
    • Criteri generali di progettazione e valutazione del rischio incendio, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio per i luoghi di lavoro a basso rischio, in conformità alle disposizioni del decreto (es. quantità e posizionamento degli estintori, ampiezza delle vie di esodo, gestione affollamenti, etc.).
  4. DM 3 agosto 2015 (Codice di Prevenzione Incendi)
    • Testo fondamentale per la progettazione della sicurezza antincendio per attività a rischio moderato o elevato, soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco come da DPR 151/2011, sulla base di un approccio prestazionale che definisce obiettivi di sicurezza e livelli di prestazione auspicati non standardizzati per ogni misura antincendio (resistenza strutturale al fuoco, gestione esodo, etc.);
    • Profila la valutazione del rischio incendio in modo più dettagliato, definendo le variabili di salvaguardia per la vita umana (R vita), i beni materiali (R beni) e l’ambiente (R ambiente) per facilitare la scelta delle misure antincendio più idonee ai livelli di prestazione necessari.
  5. Norme tecniche di prevenzione e controllo incendi
    • Affiancano la disciplina giuridica di base fornendo indicazioni tecniche specifiche per particolari aspetti pratici della progettazione antincendio, come le UNI 9795 (sistemi di rivelazione e allarme incendio), le UNI 10779 (reti idranti) e le UNI EN 12845 (impianti sprinkler e norme sulla resistenza al fuoco dei materiali).

Perché è importante la valutazione del rischio nella sicurezza antincendio

La valutazione del rischio è un obbligo particolarmente importante per una progettazione antincendio efficace, con notevoli vantaggi per i professionisti antincendio:

  • Identificare probabili scenari di incendio comprendendone l’innesco, lo sviluppo e le conseguenze per persone, beni e ambienti;
  • Definire gli obiettivi di sicurezza per ogni livello (vita umana, beni, ambiente) e con quale priorità attivare le misure di salvaguardia predisposte;
  • Determinare le misure antincendio più idonee in base al rischio individuato;
  • Scegliere soluzioni progettuali conformi alle norme e al FSE per ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza prefissati;
  • Stabilire piani d’emergenza dettagliati per gestire le procedure di evacuazione, di allertamento e di intervento delle squadre di emergenza;
  • Ottimizzare gli investimenti allocando risorse economiche e non sulle misure più efficaci per i rischi specifici individuati con il processo di valutazione.

Progettazione antincendio: le 3 variabili della valutazione del rischio

Nell’approccio prestazionale alla progettazione antincendio la valutazione del rischio si fonda sulla considerazione di tre variabili o profili di rischio, che orientano le decisioni progettuali (strutturali, impiantistiche e gestionali) e le misure di sicurezza da implementare, talvolta utili a contenere anche più situazioni di rischio contemporaneamente.

Le tre variabili, interconnesse e mai valutate singolarmente in ottica progettistica, sono:

  • R vita (Rischio per la Vita Umana), che ha sempre priorità assoluta;
  • R beni (Rischio per i Beni Materiali), che assume priorità nel momento in cui si è accertata la messa in sicurezza degli occupanti;
  • R ambiente (Rischio per l’Ambiente), che ha rilevanza relativa al contenimento delle conseguenze dell’incendio per la struttura stessa e i suoi spazi adiacenti.

1. R vita (Rischio per la Vita Umana)

Questa variabile è la priorità assoluta in ogni strategia di prevenzione e protezione incendi e riguarda la salvaguardia delle persone presenti, lavoratori e non.

Fattori da considerare nella valutazione di R vita:

  • Affollamento, quantità massima sostenibile di persone presenti in un dato spazio contemporaneamente;
  • Tipologia degli occupanti, ovvero lavoratori, visitatori esterni, persone con ridotte capacità motorie o sensoriali o non autonome(anziani, bambini, disabili, degenti);
  • Familiarità degli occupanti con l’ambiente e relative misure di sicurezza e di esodo;
  • Tempo di evacuazione necessario per tutti gli occupanti;
  • Velocità di propagazione dell’incendio, del fumo e del calore, fattore che può compromettere la fuga degli occupanti;
  • Tossicità dei fumi generati dalla combustione, potenzialmente dannosi in modo grave anche in seguito a minima esposizione.

Misure di sicurezza antincendio per R vita:

  • Progettazione di vie d’esodo adeguate, di dimensioni sufficienti, pratiche, ben segnalate e illuminate;
  • Creazione di compartimentazioni resistenti al fuoco per limitare la propagazione del fuoco e dei fumi e consentire un’evacuazione più sicura;
  • Implementazione di sistemi di rivelazione e allarme incendio (IRAI) e di controllo del fumo e del calore (SEFFC), per individuare precocemente gli incendi, allertare rapidamente gli occupanti e mantenere le vie di esodo accessibili;
  • Gestione della sicurezza antincendio (GSA) predisponendo piani di emergenza, squadre di intervento, attività di formazione e addestramento del personale.

2. R beni (Rischio per i Beni Materiali)

Questa variabile riguarda la protezione dei beni materiali presenti in un edificio in fiamme o a rischio incendio, con elevato valore economico, storico e culturale.

Fattori da considerare nella valutazione di R beni:

  • Valore economico dei beni in base alla loro reperibilità e insostituibilità, ovvero il valore standard dei beni di consumo (materie prime o prodotti finiti), il valore atteso di beni soggetti a uso pluriennale con possibile disinvestimento (macchinari, veicoli e attrezzature) e il valore stimato di beni unici e preziosi (biblioteche e archivi storici, documenti storici, opere d’arte originali);
  • Carico d’incendio, ovvero la quantità di energia termica sviluppata dalla combustione completa di tutti i beni materiali presenti in un’area circoscritta;
  • Suscettibilità al danno dei beni materiali, ovvero il grado di resistenza fisica dei beni ai danni causati dal fuoco, dal fumo o anche dall’acqua impiegata per l’estinzione.

Misure di sicurezza antincendio per R beni:

  • Implementazione di sistemi automatici di rilevazione ed estinzione per interventi rapidi e mirati nella limitazione dei danni;
  • Creazione di compartimentazioni protettive tra i diversi spazi dell’edificio, utile a frenare la propagazione dell’incendio;
  • Disposizione di barriere e depositi ignifughi per la messa in sicurezza dei beni ad alto rischio e di valore elevato (es. beni storici e opere d’arte originali in un museo).

3. R ambiente (Rischio per l’Ambiente)

Questa variabile valuta le potenziali conseguenze di un incendio sull’ambiente circostante, in termini di danno collaterale, inquinamento e impatto ecologico.

Fattori da considerare nella valutazione di R ambiente:

  • Presenza di materiali infiammabili, tossici, corrosivi o inquinanti, che a contatto con il fuoco rilasciano fumi, liquidi di estinzione e residui inquinanti;
  • Ubicazione dell’immobile e rischi relativi alla vicinanza con risorse naturali (corsi d’acqua, falde acquifere, aree protette) e centri abitati;
  • Produzione di rifiuti tossici, inquinanti e corrosivi residuali dell’incendio, come la presenza di beni bruciati, gas dannosi e acque contaminate, che richiedono specifici interventi di smaltimento.

Misure di sicurezza antincendio per R ambiente:

  • Implementazione di sistemi di raccolta e contenimento delle acque di spegnimento e di controllo del fumo, limitando la dispersione di agenti inquinanti nell’ambiente;
  • Stoccaggio sicuro di materiali e sostanze pericolose presenti nell’edificio, meglio se messe in sicurezza in aree dedicate e compartimentate resistenti al fuoco;
  • Impiego di materiali ecologici, meno suscettibili al fuoco e incapaci di generare sostanze inquinanti nell’eventualità di incendio.

Come si effettua la valutazione del rischio incendio

La valutazione del rischio incendio è un processo strutturato e dinamico, essenziale per garantire la sicurezza in ogni luogo di lavoro con l’individuazione delle minacce e la relativa adozione di misure di prevenzione e protezione appropriate.

L’evoluzione normativa della disciplina in materia di sicurezza antincendio oggi stabilisce criteri specifici per la valutazione del rischio, in particolare distinguendo tra:

  • Luoghi di lavoro a basso rischio (DM 3 settembre 2021), cioè con superficie lorda complessiva inferiore o uguale a 1000 mq, piani compresi tra -5 m e 24 m, carico d’incendio specifico inferiore a 900 MJ/m2 e assenza di attività pericolose;
  • Luoghi di lavoro a rischio moderato o elevato (DM 3 agosto 2015), cioè che presentano dettagli dimensionali e tecnici quantitativamente superiori rispetto ai luoghi di lavoro ritenuti a basso rischio, per i quali è necessario valutare il rischio per i tre profili di rischio (R vita, R beni e R ambiente);
  • Luoghi di lavoro con regole speciali, per i quali la valutazione si limita ad alcuni aspetti peculiari secondo le indicazioni delle norme tecniche in materia.

Il processo di valutazione dei rischi d’incendio include:

  • Individuazione dei fattori di pericolo e relative causa di incendio (es. impianti elettrici malfunzionanti, sostanze infiammabili, materiali combustibili);
  • Analisi della struttura dell’edificio (vie d’esodo, impianti, compartimentazioni) e dell’ambiente circostante;
  • Determinazione della quantità e della tipologia degli occupanti, dei beni materiali e degli elementi ambientali esposti al rischio d’incendio;
  • Stima delle conseguenze dell’incendio su occupanti, beni e ambiente, in termini di danno inflitto e di potenziale rischio residuo (pericolo ancora presente nonostante le misure di sicurezza);
  • Definizione delle misure preventive che rimuovono o riducono i rischi, nonché misure di protezione per limitare i danni da fuoco (estintori, idranti, rivelatori di fumo, uscite di sicurezza, sprinkler), con relativa verifica di adeguatezza ed efficacia.

CPI Win FSE di Namirial, il software d’ingegneria per la progettazione antincendio

CPI Win FSE di Namirial è il software professionale di progettazione delle misure antincendio che consente di applicare i principi ingegneristici di sicurezza e prevenzione incendi in un tool pratico, innovativo e conforme a tutti i requisiti di legge.

CPI Win FSE offre ai progettisti antincendio numerosi vantaggi pratici per lavorare al meglio con l’ausilio delle tecnologie più affidabili e complete:

  • Creazione di file FDS partendo da un’interfaccia grafica CAD intuitiva;
  • Generazione di simulazioni 3D per visualizzare il probabili sviluppo dell’incendio, la propagazione di fuoco e fumo e gli effetti su persone, beni e ambiente;
  • Elaborazione di una relazione completa FSE integrata dalla valutazione del rischio;
  • Progettazione della curva di rilascio di energia termica HRR (Heat Release Rate) in funzione della geometria dei locali e del carico di incendio;
  • Analisi specifica dei fumi causati da incendio con simulazione dell’uso dei JetFan;
  • Lettura dei dati progettuali degli impianti modellati con moduli MEP;
  • Creazione del layout di lavoro a partire da file FDS esistente e relativo report di dati;
  • Impostazione del calcolo e degli scenari di simulazione in cloud.

Con CPI Win FSE, parte della vasta gamma di soluzioni tecnologiche per l’edilizia di Namirial, i professionisti antincendio possono valutare correttamente il rischio d’incendio per una progettazione efficace delle misure di prevenzione e protezione, nel pieno rispetto dei principi di sicurezza e delle norme vigenti.

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