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Conto Termico 3.0 per l’efficienza energetica: come funziona e quali interventi sono ammessi

Il Conto Termico è uno strumento che sostiene la transizione energetica, offrendo incentivi per migliorare l’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Gestito dal GSE, il programma prevede contributi a fondo perduto che variano dal 40% al 65% delle spese. Possono usufruire di questi incentivi sia le Pubbliche Amministrazioni che le persone fisiche e le imprese.
Tempo di lettura: 6 minuti

Indice dei contenuti

Conto Termico: un incentivo per la transizione energetica

Il Conto Termico rappresenta uno strumento di incentivazione per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Questo meccanismo, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), è stato introdotto per sostenere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, offrendo contributi economici per interventi di riqualificazione energetica.

Conto Termico come funziona

A differenza dei bonus edilizi come l’Ecobonus, il Conto Termico non prevede detrazioni fiscali, ma offre un contributo a fondo perduto, rendendo questo incentivo particolarmente vantaggioso per chi desidera effettuare interventi di riqualificazione energetica.

Il Conto Termico è un’agevolazione non soggetta a scadenza che viene erogata dal GSE e può essere richiesta per diversi tipi di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Dal Conto Termico 2024 al Conto Termico 2025

Attualmente è in vigore il Conto Termico 2.0, ma è in fase di approvazione il nuovo Conto Termico 3.0. Il nuovo decreto, frutto di una consultazione pubblica per raccogliere i suggerimenti degli operatori, è ora al vaglio delle Regioni per la ratifica finale.

Il Conto Termico 3.0 semplifica l’accesso al meccanismo, ampliando sia la platea dei beneficiari che le tipologie di interventi e le spese ammissibili.

Per comprendere appieno le evoluzioni del Conto Termico 3.0, esaminiamo il suo predecessore, il Conto Termico 2.0, e le trasformazioni che ci si aspetta di trovare nella nuova edizione.

Chi può accedere agli incentivi Conto Termico 3.0

I soggetti che possono accedere al Conto Termico sono:

  • amministrazioni pubbliche;
  • soggetti privati.

Tra le amministrazioni pubbliche sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le Cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, le Società a patrimonio interamente pubblico e le Società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.

Per soggetti privati si intendono le persone fisiche, i condomini, le imprese incluse le aziende agricole.

L’accesso agli incentivi può essere richiesto direttamente dai soggetti ammessi o tramite una ESCo (Energy Service Company).

L’intervento di una ESCo è possibile nei seguenti casi:

  • per le amministrazioni pubbliche, mediante la stipula di un contratto di prestazione energetica (D.Lgs. 102/2014);
  • per i privati, mediante la stipula di un contratto di servizio energia (D.Lgs. 115/2008) o di un contratto di prestazione energetica (D.Lgs. 102/2014).

GSE Conto Termico: le percentuali di incentivo

Il Conto Termico offre incentivi che variano in base al tipo di intervento, coprendo dal 40% al 65% delle spese sostenute. Nello specifico la percentuale è del:

  • 65% per:
    • demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB);
    • sostituzione di impianti tradizionali con pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
  • 40% per:
    • isolamento di pareti e coperture;
    • sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti;
    • installazione di schermature solari e sistemi di building automation;
    • sostituzione di corpi illuminanti e caldaie tradizionali con caldaie a condensazione;
  • 50-55% per:
    • isolamento termico nelle zone climatiche E/F (50%);
    • isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico) (55%).

Per gli interventi realizzati in edifici pubblici adibiti a uso scolastico, su strutture ospedaliere pubbliche (comprese quelle residenziali, di assistenza, di cura o ricovero del SSN), l’incentivo può coprire il 100% delle spese ammissibili, con alcune limitazioni sui costi specifici.

Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi non statali. Inoltre, finanzia:

  • il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le Pubbliche Amministrazioni e le ESCo che operano per loro conto;
  • il 50% delle spese per Diagnosi Energetica e APE per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e sociali.

Incentivi Conto Termico: gli interventi ammessi

Per accedere al Conto Termico, gli interventi devono riguardare edifici già esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di riscaldamento. Quindi l’incentivo non si applica alle nuove costruzioni.

Gli interventi agevolabili riguardano:

  • l’incremento dell’efficienza energetica (interventi di tipo 1) riservati alle Amministrazioni Pubbliche:
  • la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza (interventi di tipo 2) destinati sia alle amministrazioni pubbliche che a soggetti privati.

Conto Termico: interventi di tipo 1

Sono interventi di tipo 1:

  • 1.A – isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
  • 1.B – sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • 1.C – sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione;
  • 1.D – installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESCo (Energy Service Company), fissi o mobili, non trasportabili;
  • 1.E – trasformazione in edifici a energia quasi zero;
  • 1.F – sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti;
  • 1.G – installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici, inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Conto Termico: interventi di tipo 2

Sono interventi di tipo 2:

  • 2.A – sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW);
  • 2.B – sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (stufe, termo-camini o caldaie con potenza termica nominale fino a 2000 kWt);
  • 2.C – installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 2500 m2);
  • 2.D – sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
  • 2.E – sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Entità dell’incentivo in Conto Termico

Per determinare l’entità dell’incentivo in Conto Termico, si fa riferimento ai parametri stabiliti nell’Allegato 1 del Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016.

Ogni categoria di intervento prevede un metodo di calcolo specifico, volto a quantificare l’ammontare dell’agevolazione e il tetto massimo erogabile dal GSE.

L’erogazione dei fondi avviene attraverso accordi contrattuali di natura privata tra il GSE e il soggetto responsabile. Il GSE effettua i pagamenti in rate annuali costanti, la cui durata varia da 2 a 5 anni, in funzione del tipo e della portata dell’intervento.

È previsto un versamento unico nel caso in cui l’importo del beneficio è inferiore a 5.000 euro.

Conto Termico GSE: come richiedere gli incentivi

La concessione dei benefici economici, previsti dal Conto Termico, è subordinata alla presentazione di una richiesta, da inoltrarsi entro un termine perentorio di 60 giorni dal completamento dei lavori.

I pagamenti non possono essere datati più indietro di 90 giorni dalla data di presentazione dell’incentivo.

Gli aventi diritto possono procedere autonomamente alla presentazione della domanda oppure possono avvalersi della figura di un tecnico delegato. Nel caso in cui gli interventi siano stati eseguiti nell’ambito di un contratto di prestazione energetica la richiesta dell’incentivo viene fatta dall’ESCo titolare del contratto.

La procedura di richiesta dei benefici avviene esclusivamente attraverso la piattaforma digitale PortalTermico, gestita dal GSE. Attraverso tale piattaforma, i richiedenti provvedono alla compilazione e all’invio della documentazione necessaria per l’ammissione ai benefici.

L’accesso ai benefici può avvenire attraverso due distinte modalità:

  • accesso diretto: al termine dei lavori, il Soggetto Responsabile inoltra al GSE, tramite la sezione dedicata del PortalTermico, una specifica istanza di concessione dei benefici;
  • prenotazione: gli enti pubblici e le ESCo che operano per conto di tali enti possono presentare al GSE una richiesta per la prenotazione del beneficio. La prenotazione del beneficio non è ammessa nel caso di cooperative di abitanti e cooperative sociali ed è condizionata al verificarsi di almeno una delle seguenti condizioni:
    • presenza di una Diagnosi Energetica e di un atto amministrativo che attesti l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica;
    • presenza di un Contratto di prestazione energetica stipulato con una ESCo;
    • presenza di un provvedimento o atto amministrativo che attesti l’avvenuta assegnazione dei lavori, corredato dal verbale di consegna dei lavori.

L’accettazione della richiesta di prenotazione da parte del GSE comporta l’impegno, da parte di quest’ultimo, a riservare al richiedente l’importo corrispondente ai benefici spettanti.

L’erogazione degli importi dei benefici avviene entro i 30 giorni successivi al bimestre in cui si verifica la sottoscrizione della scheda-contratto. In caso di accesso tramite prenotazione, la rata di acconto viene erogata entro 60 giorni dalla comunicazione dell’avvio dei lavori, previa sottoscrizione della scheda-contratto.

È previsto inoltre un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 m²) presenti nel Catalogo degli apparecchi domestici del GSE.

Conto Termico 3.0: come cambia l’incentivo

Pur essendo ancora in fase di definizione, il Conto Termico 3.0 si preannuncia come un pacchetto di incentivi concepito per introdurre benefici maggiori rispetto alle versioni precedenti.

Tra le principali novità, spiccano:

  • l’ampliamento della platea dei beneficiari: oltre a Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, il Conto Termico 3.0 aprirà le porte anche agli enti del terzo settore, alle comunità energetiche e a configurazioni di autoconsumo collettivo;
  • la semplificazione delle procedure amministrative: l’obiettivo è snellire l’iter burocratico, rendendo l’accesso agli incentivi più agevole e meno oneroso;
  • l’estensione degli interventi ammissibili: il nuovo quadro normativo includerà un’ampia gamma di interventi, con un focus particolare sulle tecnologie innovative per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni. Tra questi, si segnalano l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e la sostituzione di impianti di climatizzazione con soluzioni più efficienti;
  • l’adattabilità alle esigenze locali: il Conto Termico 3.0 sarà modulato in base alle specificità territoriali, promuovendo progetti integrati che tengano conto delle criticità energetiche locali e stimolando la collaborazione tra enti pubblici, imprese e comunità.

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