La pergola tra storia e funzionalità
La pergola è una delle soluzioni più apprezzate per valorizzare giardini e terrazzi. A volte viene confusa con tettoie e gazebo, ma le differenze sono importanti, soprattutto in tema di permessi.
Prima però di affrontare aspetti tecnici e normativi, partiamo con una curiosità.
Perché si chiama pergola? Il nome deriva dal latino pergula, che significa “sporto” o “sporgenza” e si riferiva a un balcone o una struttura aggettante. Con il tempo, il termine è stato associato a questa elegante costruzione, che non solo offre ombra, ma crea anche una zona di transizione tra la casa e il giardino.
Che cosa si intende per pergolato? Caratteristiche e tipologie
Una pergola è una struttura da esterni, solitamente composta da due o quattro pali che sorreggono una rete di travi.
Aperta su tre lati e nella parte superiore, la pergola ha principalmente una funzione ornamentale e serve a creare un’ombreggiatura parziale. Inoltre, è un ottimo supporto per le piante rampicanti, offrendo un modo elegante per coprire un viale o un’area del giardino.
Queste caratteristiche riflettono la natura della pergola così come intesa dalla giurisprudenza, in particolare dalla sentenza del Consiglio di Stato 306/2017 e dalla sentenza 23183/2018 della Corte di Cassazione.
Le pergole si differenziano anche per il loro posizionamento: la pergola addossata è collegata direttamente all’edificio e aperta sui tre lati perimetrali, mentre la pergola libera (o autoportante) è una struttura a sé stante, separata da altre costruzioni e sorretta da pilastri propri.
Per aumentare l’ombreggiatura, è possibile applicare anche delle tende per pergola scorrevoli o fisse.
Tettoie e gazebo: le differenze chiave
Mentre il pergolato ha una struttura leggera e una copertura che si può rimuovere facilmente, la tettoia è una soluzione più stabile e permanente. Quest’ultima struttura consiste in una copertura fissata su pali o pilastri, pensata per proteggere efficacemente da sole e pioggia, migliorando così la funzionalità e il comfort dello spazio esterno.
Il gazebo, invece, ha una configurazione ben definita, come specificato nella sentenza 8049/2023 del Consiglio di Stato: “Per gazebo si intende, nella sua configurazione tipica, una struttura leggera, non aderente ad altro immobile, coperta nella parte superiore ed aperta ai lati, realizzata con una struttura portante in ferro battuto, in alluminio o in legno strutturale, talvolta chiuso ai lati da tende facilmente rimuovibili“.
A volte è possibile trovare anche dei modelli che combinano le due strutture, noti come gazebo pergola.
Quali permessi servono per pergola, tettoia e gazebo
La realizzazione di strutture come pergole, tettoie e gazebo richiede un’attenta valutazione dei permessi edilizi, poiché la normativa italiana distingue le opere in base alla loro natura, permanenza e impatto sul territorio.
1. Pergola senza permessi
Nella maggior parte dei casi, è possibile installare una pergola senza permesso edilizio. La sua leggerezza e la facilità con cui può essere rimossa consentono infatti l’installazione senza necessità di titoli abilitativi, a patto che la struttura rispetti queste caratteristiche.
Il Glossario dell’edilizia libera, istituito con il DM 2 marzo 2018, la include tra gli interventi che non richiedono un permesso, a condizione che abbia dimensioni limitate e non sia fissata stabilmente al suolo.
Se però la sua realizzazione comporta una trasformazione edilizia o urbanistica del territorio, diventa obbligatorio richiedere un titolo abilitativo. È importante ricordare che la presenza di coperture o chiusure non fisse, realizzate con materiali che non la rendono stabile e permanente, non trasforma la pergola in una nuova costruzione come una tettoia.
2. Quali permessi servono per le tettoie?
Per la realizzazione di una tettoia, trattandosi di una struttura stabile, è necessario un titolo abilitativo. In particolare, è sufficiente la CILA se la realizzazione della tettoia rientra in un intervento di manutenzione straordinaria che non modifica la struttura dell’edificio.
È richiesta la SCIA nel caso in cui la tettoia comporti una modifica strutturale dell’edificio, senza però aumentarne la volumetria. Il Permesso di Costruire è obbligatorio se la tettoia modifica in modo sostanziale l’edificio di riferimento, comportando un aumento della sua volumetria.
3. I gazebo rientrano nell’edilizia libera?
Secondo quanto previsto dal Glossario dell’edilizia libera, anche la realizzazione di gazebo non necessita di permessi abilitativi a condizione che si tratti di strutture di dimensioni limitate e non stabilmente infissi al suolo.
4. Non solo pergole e gazebo: cosa sapere sulle vetrate panoramiche
Infine, merita un cenno la disciplina delle vetrate panoramiche amovibili (VEPA), la cui normativa è stata introdotta dalla L. 142/2022 e modificata dalla L. 105/2024. Queste vetrate, a determinate condizioni (ovvero non alterare la sagoma dell’edificio, non creare nuovi volumi e avere un uso temporaneo), sono state assimilate all’edilizia libera, permettendo di chiudere parzialmente balconi o porticati senza la necessità di un titolo edilizio.
Pergola per esterni, tettoie o gazebo? Guida alla scelta
La scelta tra pergola, tettoia e gazebo dipende dall’uso previsto per lo spazio esterno.
Se l’obiettivo è un’ombreggiatura parziale e un supporto per la vegetazione, la pergola è la soluzione ideale. È perfetta per creare un angolo suggestivo in giardino o come pergola per terrazza.
Al contrario, la tettoia è la scelta più indicata per una protezione completa da sole e pioggia, offrendo una copertura stabile e permanente che estende lo spazio abitabile dell’edificio.
Il gazebo, infine, è l’opzione migliore per chi cerca una struttura autoportante e indipendente, ideale per creare un punto focale in giardino o per eventi all’aperto.
La decisione finale dovrebbe basarsi sull’utilizzo previsto: una pergola da esterno con una copertura più elaborata può essere la soluzione per chi cerca funzionalità oltre all’estetica. Per un controllo avanzato su luce, ombra e ventilazione, la pergola bioclimatica è una scelta ottimale, grazie alle sue lamelle orientabili. Questa tipologia, infatti, offre diverse varianti come la pergola bioclimatica addossata, perfetta per estendere lo spazio abitabile della casa, o la pergola bioclimatica chiusa, che assicura una protezione completa e un comfort totale in ogni stagione.
Materiali e tipologie: come scegliere la pergola ideale
La scelta del materiale è un fattore cruciale per l’estetica, la funzionalità e la durabilità della struttura. Prima di prendere una decisione, è importante considerare il clima, lo stile della propria casa e il livello di manutenzione che si è disposti a sostenere.
1. Pergole in legno: eleganza e tradizione
Per un design naturale e un’atmosfera accogliente, la pergola in legno è la scelta migliore. Questo materiale, è termoisolante e traspirante, ma necessita di pretrattamenti specifici per resistere all’usura del tempo. Modelli come la pergola in legno addossata al muro sono ideali per un’estensione armoniosa della casa.
2. Pergola alluminio: la scelta per chi cerca resistenza e stile
Per uno stile più moderno e minimale, la pergola in alluminio o in ferro battuto è un’ottima alternativa. L’alluminio, molto resistente all’ossidazione, è ideale per realizzare strutture estremamente durevoli e leggere, come un moderno pergolato in alluminio. Le strutture realizzate in ferro battuto sono invece decisamente più pesanti e stabili, resistendo alla corrosione e offrendo un design classico e robusto.
3. Pergola fotovoltaico: l’energia dal giardino
Le pergole in alluminio sono ideali anche per ospitare sistemi avanzati come la pergola fotovoltaica o la pergola con pannelli solari. Queste soluzioni innovative permettono di unire la funzionalità di una copertura alla produzione di energia pulita, trasformando lo spazio esterno in una piccola centrale energetica.
4. Pergola: copertura e materiali
La scelta della copertura per una pergola è un aspetto fondamentale per garantire il massimo comfort. Esistono diverse opzioni a seconda delle esigenze: si può scegliere un sistema fisso con materiali come tessuti tecnici impermeabili, PVC, vetro o lamelle in alluminio per una protezione costante, oppure installare tende scorrevoli che offrono una protezione modulabile e personalizzabile in base alle stagioni.
In definitiva, ogni materiale presenta vantaggi specifici, influenzando non solo l’aspetto finale ma anche la resistenza e la longevità della pergola nel tempo.