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BIM nella prevenzione incendi: nuove opportunità per i professionisti del settore

Il BIM rende più facile e precisa la progettazione antincendio. Grazie a modelli digitali 3D, i tecnici possono controllare meglio la sicurezza degli edifici, come uscite e materiali resistenti al fuoco, riducendo gli sbagli e rendendo i progetti più efficienti e sicuri per tutti.
Tempo di lettura: 5 minuti

Indice dei contenuti

BIM e prevenzione incendi: un nuovo scenario

La prevenzione incendi è uno dei capisaldi della sicurezza negli ambienti costruiti, un ambito che ha visto negli ultimi anni una progressiva evoluzione normativa e tecnologica, a partire dal D.M. 10 marzo 1998, che ha introdotto il concetto di valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro, fino al D.M. 3 agosto 2015, noto come Codice di Prevenzione Incendi, che ha segnato una svolta metodologica, orientando la progettazione verso un approccio prestazionale e modulare. Il Codice è stato ulteriormente aggiornato con il D.M. 18 ottobre 2019, che ha introdotto modifiche e chiarimenti su capitoli fondamentali come compartimentazione, esodo e reazione al fuoco.

Con l’adozione del Codice e l’incremento dell’uso del Building Information Modeling (BIM), i professionisti del settore si trovano oggi di fronte a un’opportunità senza precedenti: integrare la progettazione antincendio in ambienti digitali tridimensionali e collaborativi, capaci di ridurre errori, migliorare la documentazione e aumentare l’efficienza dei progetti.

BIM e sicurezza: una nuova dimensione progettuale

Negli ultimi anni, l’evoluzione del BIM ha introdotto nuove dimensioni oltre il classico 3D, fino ad arrivare alla dimensione 8D, dedicata alla sicurezza. In questo contesto, le norme UNI 11337 e ISO 19650 offrono un riferimento fondamentale per la gestione informativa nei processi digitali delle costruzioni, compresa l’implementazione di misure antincendio.

Questa estensione del concetto di sicurezza permette, ad esempio, di prevenire in modo più accurato gli incendi grazie a un’analisi anticipata delle vulnerabilità e delle soluzioni progettuali. La possibilità di modellare e validare elementi come compartimentazioni REI (Resistenza – Ermeticità – Isolamento), percorsi di esodo e presidi attivi si traduce in una riduzione delle iterazioni progetto-verifica e nella velocizzazione delle autorizzazioni.

L’integrazione tra BIM e prevenzione incendi consente di pianificare misure attive e passive in modo coordinato e dettagliato, elementi cruciali per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi.

Prevenzione antincendio: attiva e passiva

La prevenzione incendi si articola in due approcci fondamentali:

  • prevenzione attiva, che comprende tutti i dispositivi che si attivano in caso di incendio, come rilevatori di fumo, sistemi di allarme, estintori, idranti e impianti di spegnimento automatico. La norma di riferimento per gli impianti sprinkler è la UNI EN 12845, che definisce i criteri di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti fissi di estinzione a pioggia d’acqua;
  • prevenzione passiva, basata sull’uso di materiali e tecniche costruttive che limitano la propagazione del fuoco, come compartimentazioni REI, rivestimenti ignifughi e strutture resistenti al fuoco. La UNI EN 13501-2 stabilisce i metodi per la classificazione della resistenza al fuoco degli elementi costruttivi, definendo le classi R (capacità portante), E (tenuta), I (isolamento termico) e W (irraggiamento).

Il BIM è in grado di supportare entrambe le tipologie grazie alla modellazione tridimensionale e all’inserimento di metadati, che consentono ai professionisti di verificare la posizione, l’efficacia e l’integrazione degli elementi antincendio, riducendo i rischi in fase di esecuzione e migliorando le attività di manutenzione.

Fire Digital Check e standardizzazione dei processi

Un passo decisivo verso l’integrazione del BIM nella prevenzione incendi è rappresentato dal progetto Fire Digital Check, promosso dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

L’obiettivo è la digitalizzazione del codice di prevenzione incendirendendolo compatibile con i processi BIM e integrabile tramite standard IFC (Industry Foundation Classes, ISO 16739), per assicurare l’interoperabilità tra software e modelli informativi.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la definizione delle misure antincendio non è un aspetto secondario, ma un elemento strutturale e integrato della progettazione architettonica, impiantistica e strutturale. Il BIM, con la sua capacità di mettere in relazione dati geometrici, parametri normativi e prodotti certificati, rappresenta lo strumento ideale per realizzare una strategia antincendio coerente, verificabile e aggiornata in tempo reale.

L’obiettivo del Fire Digital Check è duplice: da un lato, supportare i progettisti nel controllo continuo delle prestazioni delle misure antincendio durante tutte le fasi di progetto; dall’altro, agevolare l’attività di verifica da parte dei funzionari dei Vigili del Fuoco, migliorando l’efficienza e la trasparenza delle pratiche.

Un aspetto innovativo del progetto è l’allineamento tra le definizioni del Codice di prevenzione incendi e il linguaggio IFC utilizzato nel BIM. Questo consente non solo una più accurata rappresentazione delle prescrizioni tecniche, ma anche l’attivazione di sistemi di code-checking automatico, in grado di generare alert quando una soluzione progettuale non rispetta le misure previste.

Modellazione e interoperabilità tra discipline

Una delle criticità della progettazione antincendio tradizionale è la frammentazione delle informazioni. Spesso, i dati relativi alla prevenzione incendi vengono trattati separatamente rispetto agli altri ambiti progettuali. Il BIM risolve questo problema consentendo di creare un modello federato, dove ogni disciplina (architettura, strutture, impianti) può essere arricchita con le informazioni necessarie alla sicurezza antincendio.

Questo avviene tramite l’inserimento di parametri tecnici specifici, come:

  • compartimentazioni, con definizione delle classi REI secondo UNI EN 13501-2;
  • caratteristiche di resistenza al fuoco (secondo UNI EN 13501-2);
  • percorsi di esodo e relative verifiche (es. tempo di evacuazione calcolato con la formula Te = Td + Tr + Tt, dove Td = tempo di rilevamento, Tr = tempo di reazione, Tt = tempo di transito);
  • presidi antincendio attivi (es. impianti sprinkler, UNI EN 12845);
  • impianti di evacuazione fumo e calore.

BIM e tecnologie emergenti per la sicurezza antincendio

L’efficacia del BIM nella prevenzione incendi cresce ulteriormente quando viene integrato con altre tecnologie innovative:

  • GIS: permette di geolocalizzare impianti di sicurezza e monitorare l’accessibilità delle aree in caso di emergenza;
  • Realtà Aumentata (AR) e Virtuale (VR): offrono la possibilità di simulare scenari di evacuazione, formazione del personale e ispezioni virtuali;
  • Intelligenza Artificiale (AI): consente di eseguire analisi predittive e manutenzione preventiva degli impianti di sicurezza.

Grazie a queste integrazioni, è possibile usufruire di strumenti avanzati per monitorare costantemente le condizioni di sicurezza, pianificare interventi e aggiornamenti normativi e ottimizzare la gestione dell’edificio, supportando l’addetto prevenzione incendi nelle sue attività di monitoraggio e gestione.

Vantaggi operativi per i professionisti

Per ingegneri, architetti, geometri e tecnici specializzati, i vantaggi derivanti dall’uso del BIM nella prevenzione incendi sono molteplici:

  • maggiore efficienza nella progettazione e nella verifica delle soluzioni antincendio;
  • riduzione degli errori grazie alla possibilità di controlli preventivi e simulazioni dettagliate;
  • tracciabilità delle scelte progettuali, utili anche ai fini autorizzativi e ispettivi;
  • facilitazione nella gestione documentale e nella produzione automatica di tavole e relazioni;
  • migliore comunicazione interdisciplinare con il team di progetto.

L’adozione del BIM rappresenta quindi non solo un salto tecnologico, ma anche un’evoluzione metodologica che consente di rafforzare il ruolo dei professionisti nella filiera della sicurezza.

CPI Win Attività BIM: la risposta concreta alle esigenze dei professionisti

In questo scenario di trasformazione digitale, Namirial ha sviluppato una soluzione all’avanguardia: CPI Win Attività BIM, l’evoluzione del software leader nella progettazione e verifica antincendio.

Si tratta dell’unico strumento sul mercato che risponde pienamente ai requisiti tecnici della Rete delle Professioni Tecniche per l’applicazione del codice prevenzione incendi.

CPI Win Attività BIM connette in modo efficace il mondo BIM alle esigenze della progettazione antincendio, offrendo vantaggi concreti per i professionisti del settore:

  • visualizzazione 3D e verifica immediata dei requisiti antincendio: il software consente di esplorare il progetto tridimensionale e controllare in tempo reale la conformità di elementi critici, come le uscite di sicurezza e le compartimentazioni, direttamente nell’ambiente BIM;
  • discrepanze sotto controllo già in fase di progetto: CPI Win Attività BIM analizza automaticamente le informazioni geometriche provenienti da file IFC e segnala eventuali incongruenze con i dati CAD, offrendo strumenti rapidi per la correzione e assicurando l’allineamento alle norme fin dalle prime fasi;
  • progettazione e verifica semplificate: il software guida il professionista nella definizione dei dati generali e nella rispondenza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco, partendo da disegni architettonici o modelli IFC, con un’interfaccia intuitiva e funzionalità dedicate alla conformità.

CPI Win Attività BIM rappresenta un ponte concreto tra teoria normativa e pratica progettuale. Permette di lavorare in modo più efficiente, riducendo i tempi di progettazione, evitando errori e garantendo un’elevata aderenza ai requisiti di legge.

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