Close
Cerca

Impianto solare termico: cos’è, come funziona e in cosa si differenzia dal fotovoltaico

L’impianto solare termico trasforma l’energia solare in calore per riscaldare l’acqua, destinata all’uso sanitario o al riscaldamento. Si distingue dal fotovoltaico, che produce elettricità. È una soluzione sostenibile ed efficiente, particolarmente adatta a ridurre i consumi energetici domestici e l’impatto ambientale.
Impianto solare termico: cos’è, come funziona e in cosa si differenzia dal fotovoltaico
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

Impianto solare termico: una soluzione sostenibile al servizio del comfort domestico

L’impianto solare termico è una tecnologia che consente di convertire l’energia solare in calore per riscaldare l’acqua destinata all’uso sanitario o, in alcuni casi, anche per il riscaldamento domestico.

È una delle risposte più convincenti alla crescente necessità di ridurre l’impatto ambientale dei consumi energetici, soprattutto in ambito residenziale.

Sfruttare una fonte rinnovabile e gratuita come il sole significa scegliere una soluzione accessibile, silenziosa e pulita, capace di integrarsi facilmente con altri sistemi per migliorare l’efficienza complessiva dell’edificio. Una scelta sempre più diffusa non solo per motivi ecologici, ma anche per la prospettiva di un risparmio stabile nel tempo.

Impianto solare termico: come funziona

Il funzionamento di un impianto solare termico può variare sensibilmente a seconda del sistema adottato, che può essere a circolazione naturale o a circolazione forzata. La differenza tra i due sta nel modo in cui il fluido termico trasferisce il calore accumulato dal collettore solare (il pannello solare termico che cattura il calore del sole) al serbatoio di accumulo (o boiler, che conserva l’acqua calda).

Nel sistema a circolazione naturaleil fluido termico – che coincide con l’acqua stessa – si muove grazie al principio fisico della convezione naturale. Quando l’acqua all’interno del collettore si riscalda per effetto della radiazione solare, tende a salire spontaneamente verso il serbatoio di accumulo, posto sempre più in alto rispetto ai pannelli. Da qui, l’acqua calda viene poi distribuita alle utenze domestiche.

Questo tipo di impianto ha il vantaggio della semplicità e di un costo limitato. Per contro è adatto soprattutto per esigenze contenute e in quelle zone caratterizzate da un buon irraggiamento solare.

Nel sistema a circolazione forzata, i pannelli catturano i raggi solari e li trasformano in calore. Questo calore viene trasferito a uno speciale fluido (composto da acqua e antigelo) che una pompa elettrica spinge verso il serbatoio di accumulo, dove avverrà lo scambio termico con l’acqua pulita.

Il sistema a circolazione forzata, pur essendo più costoso e tecnicamente articolato, rispetto a quello a circolazione naturale garantisce prestazioni migliori e maggiore adattabilità anche in condizioni meno ideali.

Il solare termico per il riscaldamento domestico

Oltre a coprire il fabbisogno di acqua calda sanitaria, un impianto solare termico può essere configurato per contribuire anche al riscaldamento degli ambienti interni. Questa soluzione è particolarmente efficace nei climi più favorevoli, come quelli del Sud Italia, dove l’irraggiamento solare è elevato per gran parte dell’anno: in queste condizioni, l’impianto può arrivare a soddisfare fino al 40% del fabbisogno termico invernale.

Per poter svolgere questa funzione, però, è necessaria una progettazione più articolata rispetto a quella di un impianto destinato alla sola produzione di ACS.

Nella maggior parte dei casi si opta per sistemi a circolazione forzata, con collettori ad alta efficienza e un impianto di accumulo composto da due serbatoi distinti — uno per l’acqua sanitaria e uno per il circuito di riscaldamento — oppure un serbatoio combinato a doppio circuito interno. Spesso è prevista anche l’integrazione con una caldaia a condensazione o una pompa di calore, in modo da garantire continuità e comfort anche nei periodi di minore irradiazione solare.

Schema impianto solare termico: cosa lo compone

Sia gli impianti solari termici a circolazione naturale che quelli a circolazione forzata hanno in comune i collettori solari  e il serbatoio di accumulo.

In un impianto solare termico a circolazione forzata si aggiungono altri componenti essenziali:

  • lo scambiatore di calore, che trasferisce il calore dal fluido che circola nei pannelli all’acqua sanitaria;
  • la pompa di circolazione, il cui compito è quello di far muovere il fluido termovettore dai collettori al serbatoio e viceversa;
  • la centralina elettronica, per regolare l’intero sistema e monitorare il suo rendimento;
  • il fluido termovettore, una miscela speciale (spesso acqua e glicole) che assorbe il calore nei collettori e lo trasporta al serbatoio.

I collettori solari sono il cuore dell’impianto e ne determinano l’efficienza.

I più diffusi sono i collettori piani vetrati, ideali per la produzione di acqua calda sanitaria in climi miti, grazie al buon equilibrio tra costo e prestazioni.

collettori sottovuoto, invece, sono più efficienti e adatti anche a temperature rigide, ma comportano un investimento iniziale più elevato.

Infine, i collettori non vetrati sono economici ma poco isolati: vengono usati quasi esclusivamente per applicazioni estive, come il riscaldamento di piscine.

Differenze tra solare termico e fotovoltaico

Sebbene spesso si confondano, solare termico e fotovoltaico sono due tecnologie completamente diverse. L’impianto solare termico genera calore, mentre il fotovoltaico produce elettricità.

Il primo serve per ottenere acqua calda per la doccia, la cucina e – in alcune configurazioni – per riscaldare l’abitazione. Il secondo alimenta elettrodomestici e impianti elettrici. Entrambi sfruttano l’energia solare, ma per scopi diversi.

Il vantaggio del solare termico sta nella sua efficienza: può arrivare a coprire l’intero fabbisogno di acqua calda sanitaria nei mesi estivi, e una buona parte nei mesi invernali. Il fotovoltaico, invece, ha bisogno di accumulo o connessione alla rete per garantire continuità di fornitura.

Impianto solare termico costi: cosa incide davvero sulla spesa finale

Il costo di un impianto solare termico è influenzato da una serie di fattori tecnici e pratici che ne determinano la configurazione e l’efficienza. Tra i principali elementi che incidono sulla spesa troviamo:

  • la tipologia di impianto (a circolazione naturale o forzata);
  • la superficie dei collettori solari da installare;
  • il volume del serbatoio di accumulo;
  • la qualità dei materiali, come il tipo di collettore o di isolamento termico;
  • la complessità dell’installazione, legata alla struttura dell’edificio e agli spazi disponibili;
  • l’eventuale integrazione con altri sistemi, come pompe di calore o impianti di riscaldamento a pavimento.

Un impianto più semplice, pensato per produrre solo acqua calda sanitaria in una zona ben esposta, richiederà una configurazione più essenziale rispetto a un sistema combinato destinato anche al riscaldamento domestico in un clima più rigido.

Prezzi impianto solare termico: perché ogni installazione è un caso a sé

Quando si parla di prezzi per un impianto solare termico, è importante sapere che non esiste una cifra univoca: ogni installazione richiede una valutazione personalizzata. A parità di tecnologia, il prezzo finale può variare in modo significativo in base alle esigenze della famiglia, alla località geografica e alle caratteristiche dell’abitazione.

Un impianto per una villetta monofamiliare nel Sud Italia, ad esempio, può richiedere meno superficie di pannelli rispetto a un impianto progettato per un’abitazione in una zona meno soleggiata, dove sarà necessaria una maggiore capacità di accumulo e un collettore più performante.

Anche la scelta tra pannelli piani e sottovuoto, così come l’eventuale necessità di integrare il sistema con impianti esistenti, incide sul prezzo complessivo.

Per questo motivo, parlare di prezzo ha senso solo all’interno di un progetto specifico, che tenga conto del dimensionamento corretto, degli obiettivi dell’intervento e delle condizioni reali dell’edificio.

Costi impianto solare termico: investimento iniziale e vantaggi a lungo termine

Quando si valuta la possibilità di installare un impianto solare termico, è importante considerare non solo la spesa iniziale, ma anche il risparmio che si otterrà nel tempo. Ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali significa infatti abbattere i costi delle bollette future, con un beneficio economico tangibile anno dopo anno.

A questo si aggiungono gli incentivi attualmente in vigore, che contribuiscono ad abbassare il costo effettivo dell’intervento. L’Ecobonus, regolato dal D.L. 63/2013, prevede una detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, mentre il Conto Termico 2.0 si basa su un rimborso diretto erogato dal GSE. È inoltre in fase di approvazione il nuovo Conto Termico 3.0, che dovrebbe introdurre ulteriori semplificazioni e potenziamenti.

Sommando questi elementi — incentivi, risparmio energetico e durata dell’impianto — i costi dell’impianto solare termico possono rivelarsi più contenuti di quanto si pensi, trasformando una spesa iniziale in un investimento sostenibile e conveniente nel tempo.

TAG